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UN VIAGGIO IN AUSTRALIA IN FAMIGLIA - 3 GIORNI A KANGAROO ISLAND (prima parte)

Dopo la nostra esperienza nello stato di Victoria, tra la Great Ocean Road, Melbourne e Phillip Island, ci spostiamo nel South Australia con un volo di trasferimento da Melbourne ad Adelaide, per poi arrivare a Kangaroo Island, una piccola isola a cui dedicheremo in tutto 3 giorni. Il nostro viaggio si svolge ad agosto, le temperature sono abbastanza fredde ed è molto ventoso, soprattutto sulla costa.

 

KANGAROO ISLAND - giorno 1
Dopo una notte in un hotel a due passi dall'aeroporto di Adelaide, partiamo di buon'ora in auto per Cape Jervis, punto di partenza dei traghetti per Kangaroo Island. Impieghiamo circa un'ora e mezza per raggiungere il porto. Avendo già prenotato il nostro biglietto (tre persone più auto) da casa, direttamente sul sito della compagnia Sealink, possiamo accedere subito alla nave. Parcheggiamo al piano inferiore e saliamo nell'area riservata ai passeggeri.

Dopo 45 minuti in acque piuttosto mosse arriviamo poi a Penneshaw, piccola cittadina di Kangaroo Island famosa per la colonia di piccoli pinguini che popola le sue spiagge e che è possibile vedere di notte con visite guidate dai ranger della zona.

La nostra esplorazione dell'isola inizia da alcune spiagge, tutte deserte per la stagione invernale (è agosto e fa abbastanza freddo), ma comunque molto suggestive. Iniziamo dalla lunga Island Beach, non lontana dal porto.

Proseguiamo il nostro tragitto in auto e ci accorgiamo che le spiagge non sono tutte deserte, ma qua e là c'è un grande via vai di pellicani e altri uccelli, che fanno il bagno, pescano o riposano sulle spiagge della Pelican Lagoon, che grazie a loro prende il nome.

Seguono un breve stop ad American River per prendere possesso dell'appartamento dove alloggeremo per 3 notti e un pranzo a base di specialità di mare locali a Kingscote (QUI le nostre indicazioni per mangiare senza glutine a Kangaroo Island).

Nel pomeriggioil nostro programma prevederebbe l'esplorazione di altre spiagge, ma il brutto tempo ci fa cambiare programma. Decidiamo quindi di visitare la Clifford's Honey Farm, una piccola azienda che produce miele, dove si possono assaggiare e acquistare diversi prodotti artigianali a base di questo ingrediente (creme, birra, caramelle...), oltre a scoprire i segreti dell'allevamento delle api locali, portate qui molti anni fa dalla Liguria.

Torniamo poi Kingscote, la cittadina principale dell'isola, dove è presente un supermercato per fare la spesa per la cena.

Facciamo anche una passeggiata lungo il molo e anche qui incontriamo numerosi pellicani che ogni pomeriggio alle 17 aspettano il loro pasto portato dall'ormai famoso "Uomo dei pellicani". Ormai è un'istituzione che richiama diversi turisti... ma purtroppo non siamo molto fortunati, non si presenta nessuno e noi e gli altri spettatori dobbiamo accontentarci di ammirare gli uccelli che aspettano invano, immobili sugli scogli.

Poco lontano c'è invece una colonia di foche che dormono sui muretti del molo o nuotano beate nell'acqua gelida, cimentandosi in evoluzioni di ogni genere, quasi stessero facendo uno spettacolo di nuoto sincronizzato. Una visione molto curiosa e divertente. Qualcuna più pigra invece si riposa qua e là.

Sul lungomare della cittadina c'è anche un curatissimo parco giochi, con carrucole, zone per arrampicarsi, scivoli... una pausa relax dove Lorenzo da libero sfogo a tutta la sua energia, incurante della temperatura decisamente fredda.

Rientriamo ad American River che è quasi buio.

N.B. a Kangaroo island e in Australia in generale si sconsiglia di guidare dopo il tramonto se non è strettamente necessario. E' infatti molto alto il rischio di imbattersi in animali che attraversano la strada improvvisamente.

KANGAROO ISLAND - giorno 2

Oggi ci aspetta il Flinders Chase National Park, uno dei parchi più importanti del South Australia, situato nella parte ovest dell’isola. L'accesso è a pagamento e bisogna possedere il permesso di circolare, acquistabile presso il Visitor Centre situato qualche chilometro dopo l'ingresso al parco. In questa struttura si possono trovare anche un gift shop, un cafè e dei bagni, oltre a un piccolo museo dove scoprire notizie e curiosità sulla flora e la fauna dell'isola.

La maggior parte delle strade del parco è asfaltata, quindi accessibile anche con auto 2WD.

La prima tappa del nostro tour è l'Admirals Arch, un imponente arco scavato nella roccia grazie alle onde del mare impetuose, che nei secoli hanno compiuto questo lavoro.

Per raggiungerlo si deve lasciare l'auto e proseguire a piedi. Lo scenario che ci troviamo di fronte è bellissimo, un mix di colori davvero spettacolare, con l'azzurro intenso del mare, il bianco della schiuma delle forti onde e i marroni e verdi della terra.

Percorriamo una lunga passerella e delle ripide scale sulla scogliera, appena al di sopra del mare che si infrange violentemente sulla costa. Il rumore è assordante e il vento soffia incessantemente.

Ad un certo punto scorgiamo tra le rocce e le onde una folta colonia di otarie: alcune prendono il sole, altre si riposano, altre ancora giocano in acqua. Sono ovunque, esemplari adulti, ma anche diversi cuccioli.

Alla fine raggiungiamo il punto più basso del percorso, dove si può ammirare l'arco di roccia, un vero e proprio capolavoro della natura, dove l'acqua si infila impetuosa, provocando schizzi e forti boati.

Ritornando indietro ci soffermiamo sul vicino faro di Cape du Couedic Lighthouse, molto alto e ben tenuto, ma purtroppo chiuso al pubblico.

Ci spostiamo poi verso le Remarkable Rocks, una imponente formazione di roccia situata in cima a uno sperone di granito. Un complesso che sorge in mezzo al nulla, che non ha niente a che fare con ciò che sta intorno... ci si chiede perché e come possa essere lì. Questo è anche il motivo per cui questo luogo è così affascinante.

Raggiungiamo le rocce per vederle da vicino, soprattutto la più curiosa, con la forma di un'enorme aquila con il becco ricurvo. Il loro colore è u mix di grigio, beige e arancione davvero particolare.

Da questo punto si può ammirare la zona circostante, con le sue ripide scogliere e qua e là ancora qualche agglomerato di roccia più piccolo, ma ugualmente curioso.

Sulla strada del ritorno verso la costa est dell'isola, ci fermiamo all'Hanson Bay Wildlife Sanctuary, un parco di 100 ettari, dove è possibile incontrare koala, canguri, wallaby, echidna, opossum e pipistrelli nel loro habitat naturale.

L'ingresso è a pagamento ed possibile scegliere di fare una passeggiata in libertà o un tour guidato.

Questo luogo ospita anche una spettacolare Koala Walk, una piacevole passeggiata per vedere un gran numero di questi esemplari di questi animali in libertà, tutti all'ombra degli alberi di eucalipto. Riusciamo a vederne davvero tanti, chi mentre dorme, chi in arrampicata, chi intento a mangiare. I koala sono molto stanziali, quindi è spesso indicato su quale albero guardare per individuarli con facilità.

Ma la scoperta più emozionante è sicuramente individuare una mamma koala che abbraccia dolcemente il suo piccolo, proteggendolo dagli sguardi indiscreti del mondo. Ci viene spiegato da un ranger che questa è una vera fortuna, non è semplice assistere ad una scena del genere.

Proseguendo la nostra camminata incontriamo anche diversi canguri e wallaby, che saltellano indisturbati nei prati, noncuranti di noi che li osserviamo.

Per concludere la nostra visita, un piacevolissimo incontro con un simpatico echidna, uno dei curiosi animali australiani, forse il più buffo. Si tratta di un mammifero davvero inusuale, che depone le uova ma poi allatta i piccoli; ha il corpo ricoperto di aculei e un musetto lungo e appuntito. Naturalmente diventa subito il nostro preferito!

QUI la seconda parte del nostro racconto di viaggio a Kangaroo Island.

QUI l'itinerario completo del nostro viaggio in Australia.

QUI info e consigli per organizzare un viaggio in Australia.

 

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