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UN VIAGGIO IN GIAPPONE IN FAMIGLIA - ISOLA DI HOKKAIDO, giorni 1, 2 e 3: lago Akan, lago Mashu e lago Kussharo

Dopo alcuni giorni a Tokyo e Kyoto, inizia la nostra terza tappa in Giappone, la più lunga e quella che più ci incuriosisce: l’isola di Hokkaido, nel nord del Giappone.

Una volta lasciato Kyoto, ci spostiamo a Sapporo con volo interno dall’Aeroporto del Kansai, ritiriamo l’auto a noleggio, assaggiamo il sushi più buono della nostra vita in un piccolo e defilato ristorantino del centro e dormiamo in città la prima notte nel centrale Cross Hotel.

La mattina dopo partiamo per il nostro tour.

 

Giorno 1: Sapporo-Akanchō Akankoonsen

Ci attende un lungo trasferimento in auto su una piccola e poco affollata autostrada, che attraversa campi e boschi a non finire, con pochissimi centri abitati. Ci rendiamo subito conto di quanto sia verde questa isola.

Arriviamo ad Akanchō Akankoonsen nel primo pomeriggio. Si tratta di una piccola località termale sulla sponda del lago Akan. Un luogo un po’ decadente e retró, con un’atmosfera molto particolare. Iniziamo ad incontrare un Giappone diverso, meno tecnologico e caotico, più rurale e forse più autentico. Incrociamo perfino una volpe per strada.

Ci accorgiamo di essere gli unici occidentali in questa zona (e così sarà per tutta la nostra permanenza in Hokkaido), ci sentiamo un po’ strani in questo luogo, ma come sempre la gentilezza e la cordialità dei giapponesi ci mettono a nostro agio.

Alloggiamo all’hotel Akan Yuko No Sato Tsuruga, nel centro della cittadina, scegliendo una stanza in pieno stile tradizionale giapponese, con tatami per terra e futon come letti.

Facciamo l’esperienza dell'onsen nel nostro hotel, dove si entra rigorosamente nudi e separati tra uomini e donne. C'è anche la possibilità di prenotare per un’ora un piccolo onsen privato, per poter fare questa esperienza tutti e tre insieme.

Proprio vicino al nostro hotel si trova un piccolo Villaggio Ainu, antico popolo originario di questa zona. Qui si trovano diverse case tradizionali e molte botteghe di artigianato locale, soprattutto in legno o corna di renna intagliate.

Giorno 2: Akancho Akankoonsen

La giornata è molto piovosa, ma noi non ci lasciamo scoraggiare e continuiamo la nostra esplorazione del lago Akan. Ci troviamo nell'Akan Mashu National Park, uno dei più antichi parchi dell'isola.

Percorriamo la passeggiata che costeggia la sponda di questo lago vulcanico, che ci permette di ammirare la bellezza dello specchio d'acqua circondato da una rigogliosa vegetazione. Alcuni sentieri pedonali conducono attraverso la foresta fino a pozze di fango ribollenti, conosciute come Bokke.

Dal piccolo porto della cittadina è possibile prendere un traghetto turistico che compie un giro panoramico del lago, addentrandosi nelle zone più incontaminate.

L'imbarcazione ferma su una piccola isola in mezzo al lago, dove si trova il Marimo Exhibition Center, un centro dedicato proprio al marimo, una rara specie di alghe sferiche che popola queste acque, raggiungendo anche le dimensioni di palloni da calcio. Queste alghe sono state designate Monumento Naturale Nazionale.

Terminata la crociera sul lago Akan, ci spostiamo all’Akankohan Eco-museum Center, un museo dedicato alla flora e fauna del luogo, ai suoi vulcani e all’antico popolo Ainu, nativo di questa zona.

Il museo è piccolo e visitabile in meno di un'ora, con pannelli informativi in diverse lingue, tra cui l'inglese.

Giorno 3: Akancho Akankoonsen - Utoro

Partiamo verso il lago Mashu, un bacino di origine vulcanica considerato sacro dall’antica popolazione Ainu. Viene definito uno dei laghi più limpidi del mondo e il ​​più bello del Giappone. Non vi è accesso diretto alla riva, ma il lago è visibile solo da alcuni punti panoramici, come il ponte di osservazione numero 3, che si trova lungo il bordo occidentale della caldera ed è composto da due passerelle con vista sull'acqua e sul monte Mashudake. 

Tutto attorno si può ammirare una distesa di boschi a perdita d'occhio, un paesaggio che colpisce per il suo verde intenso e la sua naturalità incontaminata. Non è difficile incontrare qua e là lungo le strade esemplari della fauna selvatica locale, come cerbiatti e volpi.

Ci spostiamo al lago Kussharo, altro bacino di origine vulcanica che, secondo la leggenda, ospiterebbe un mostro marino. Questo lago è il più grande dell'Akan Mashu National Park e sulle sue rive si trovano diversi bagni termali all'aperto (rotenburo) gratuiti.

Ci fermiamo in prossimità della piccola penisola di Wakoto, originariamente un'isola formata dall'attività vulcanica, in seguito diventata una penisola grazie al deposito di sedimenti. Qui si trova un sentiero che dalla Wakoto Field House, il centro visitatori della zona, porta lungo la sponda del lago, tra boschi e sorgenti termali.

Proseguiamo il nostro tragitto e arriviamo a Utoru che è ormai sera, appena in tempo per una cena e un bagno in onsen. Alloggiamo allo Shiretoko Daiichi hotel, strutture un po’ vecchiotta, ma confortevole. Anche qui abbiamo una stanza tradizionale giapponese.

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