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UN VIAGGIO IN GIAPPONE IN FAMIGLIA - KYOTO, giorno 3: Nara e Fushimi Inari

Dopo due giornate alla scoperta di alcuni dei quartieri di Kyoto (qui il racconto del Giorno 1 e del Giorno 2), dedichiamo un giorno alla visita di Nara, una delle città più antiche del Giappone, situata 35 chilometri a sud di Kyoto e raggiungibile in un'ora di treno.

Per prima cosa facciamo un giro tra le bancarelle del mercato di Nara, dove troviamo Nakatanidou, una vera istituzione nella preparazione artigianale dei mochi al tè verde ripieni di anko. Si tratta di uno dei dolci più famosi del Giappone ed è costituito da un involucro morbido di farina di riso e the matcha, che racchiude un cuore di marmellata di fagioli azuki; una preparazione dal gusto sicuramente particolare, da provare. Per mia fortuna sono anche senza glutine.

QUI i nostri consigli per mangiare senza glutine in Giappone.

Proseguiamo la nostra visita della città di Nara, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO per i suoi templi, i quartieri tradizionali, che la rendono un concentrato di arte e cultura giapponese.

Diversi sono i templi che di possono ammirare in questa zona, facendo una tranquilla passeggiata. Tutti i maggiori punti di interesse sono raggiungibili a piedi dalla stazione ferroviaria.

Il primo che incontriamo dopo aver lasciato il mercato è il Tempio Kofuku-ji, risalente al 710, momento in cui Nara divenne capitale del Giappone. Originariamente era composto da 150 edifici, ora solo alcuni si sono conservati, tra cui 2 pagode.

Ci addentriamo poi nel Parco di Nara, un’enorme riserva naturale che si estende dalla parte bassa della città fino ai piedi del Monte Wakakusa.

Istituito nel 1880, ospita anche centinaia di cervi in libertà, considerati messaggeri degli dei e diventati il simbolo della città.

I cervi sono amichevoli e si avvicinano molto ai turisti. In realtà sono alla ricerca di cibo, perché sono abituati ad essere nutriti dai passanti. È possibile acquistare dei cracker speciali per dar loro da mangiare... attenzione, sono molto voraci!

All'interno del parco si trova il Tempio Todai-ji, uno dei luoghi più importanti della città di Nara e del Giappone.

Il tempio è un luogo di culto buddhista che risale al 752 ed è costruito interamente in legno. L'area del tempio è molto grande e si compone di diverse strutture.

La sala principale è il Daibutsuden (la Grande Sala del Buddha), il più grande edificio in legno del mondo. All'interno si trova una delle più grandi statue del Buddha in bronzo del Giappone, alta 15 metri ed in posizione seduta.

All'ingresso della sala si trovano due grossi guardiani Nio in legno, incaricati di proteggere il Buddha e di cacciare gli spiriti maligni.

All'interno del Daibutsuden è situato una colonna con un foro al centro. Sembra che solo le persone che riescono ad attraversarlo riceveranno l’illuminazione nella loro prossima vita, ma essendo uno spazio stretto, solo i bambini i gli adulti particolarmente minuti riescono a passare attraverso. 

Nel pomeriggio rientriamo in treno verso Kyoto, facendo una tappa intermedia a Fushimi Inari, un importante santuario shintoista nel sud della città, dedicato al dio Inari del riso e dell’agricoltura, protettore dei commerci.

Il santuario risale al 711, quando il primo edificio venne costruito in cima alla collina Inariyama. Successivamente il santuario fu spostato ai piedi della collina e ampliato nel 1499. 

Questo luogo è meta di tantissimi visitatori, che vengono attirati qui non solo dalla bellezza degli edifici del tempio, ma soprattutto dai sentieri che si snodano sotto ad un particolare tunnel composto da migliaia di porte torii di color rosso acceso, che dal tempio si addentra nella foresta e fino alla cima del monte Inari, a 233 metri sopra il livello del mare.

L'inizio del tunnel si trova dietro agli edifici principali del tempio; il percorso è abbastanza facile, caratterizzato da una leggera salita, ma la durata è di circa due ore. Tuttavia non ci sono regole per percorrere questi sentieri, è quindi possibile tornare indietro in ogni momento, senza percorrere necessariamente tutto il cammino. 

La prima parte del percorso è formato da due tunnel paralleli, chiamati Senbon Torii (“migliaia di porte torii”), che poi convogliano in un unico tunnel, che prosegue fino al termine del percorso.

Le porte sono state regalate da imprenditori o aziende come ringraziamento al dio Inari e su ciascuna è inciso il nome del donatore e la data in cui è stata donata.

Lungo il percorso sono situati anche numerosi piccoli santuari, decorati con elementi raffiguranti le volpi, un animale sacro nella mitologia giapponese, considerato il messaggero di Inari. 

Concludiamo la giornata con uno shabu shabu di pesce, un piatto che prevede la cottura autonoma direttamente al tavolo, di fettine di pesce all'interno di brodo dashi bollente e poi intinte in varie salse di accompagnamento.

QUI i nostri consigli per mangiare senza glutine in Giappone.

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