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WEEKEND AUTUNNALE IN PIEMONTE - GIORNO 2: Langhe

Continua il racconto del nostro lungo weekend in Piemonte. Dopo una giornata alla scoperta dell'Alto Monferrato, proseguiamo con un tour delle Langhe.

Anche in questo caso la prima tappa della giornata è una panchina, la Panchina Gigante Rossa di La Morra, un'altra delle numerose installazioni che dal 2010 popolano le campagne piemontesi grazie al designer Chris Bangle.

Tra i requisiti posti dal Big Bench Project per costruire le Panchine Giganti c'è la necessità di trovare luoghi panoramici in cui inserirle; qui il panorama è davvero bellissimo, circondata da vigneti che si estendono a perdita d'occhio sulle colline circostanti.

Proseguiamo per la per la stravagante chiesetta che si trova poco fuori da La Morra: la Cappella di SS. Madonna delle Grazie, meglio conosciuta oggi come Cappella del Barolo.

Costruita nel 1914 come riparo dalle intemperie per coloro che lavoravano nelle vigne, non è stata mai consacrata. Per molti anni rimase abbandonata e diroccata, poi fu acquistata dalla famiglia Ceretto nel 1970 insieme ai 6 ettari del prestigioso vigneto di Brunate. I nuovi proprietari decisero di dare nuova dignità a questa piccola costruzione. Nel 1999 i due artisti David Tremlett e Sol LeWitt ebbero il compito di restaurarla, attuando una trasformazione radicale e rendendo unica questa costruzione. LeWitt ne rimaneggiò l’esterno, applicando i colori vivaci che caratterizzano la sua facciata; Tremlett si occupò delle decorazioni interne, più tenui e delicate.

Oggi, questo coloratissimo edificio è conosciuto anche come la cappella delle Brunate, dal nome dei vigneti che la circondano, che creano un forte contrasto tra i colori bizzarri della chiesetta e la pacatezza del territorio circostante.

Proseguiamo poi per Serralunga d'Alba, dove sorge l'omonimo castello, sulla cima della collina su cui è arroccato questo piccolo paese. Per arrivare al castello è necessario lasciare l'auto fuori dalle mura del borgo e percorrere le piccole stradine in salita che conducono alla fortezza.

Arrivati all'ingresso, ci troviamo di fonte ad un imponente e slanciato castello nobiliare trecentesco, costruito dalla famiglia Falletti per esercitare una funzione di controllo sulle attività produttive del territorio.

Il castello, come oggi lo vediamo, venne restaurato nel 1950 per volere di Luigi Einaudi, Presidente della Repubblica. Oggi è gestito da Barolo & Castel Foundation, e risulta uno dei pochi castelli visitabili delle Langhe.

Ora il luogo è di proprietà statale ed è visitabile all'interno solo con tour guidati di 45 minuti. Purtroppo i posti sono limitati e non è possibile prenotare in anticipo i biglietti per le visite, quindi c'è il rischio (come è successo a noi) di arrivare e non avere la possibilità di accedere agli ambienti interni perché i posti sono esauriti.

Ci accontentiamo quindi di ammirare in autonomia il giardino interno del castello, da cui si cui si possono scorgere la sua maestosità e la sua ardita verticalità, scelta per mostrare e sottolineare il prestigio della famiglia Falletti, che utilizzò questo luogo come simbolo di difesa, possesso e controllo dei territori circostanti, mai come luogo residenziale.

Dalla terrazza si può ammirare un bellissimo panorama sul borgo sottostante e sulle colline che circondano questo luogo, rese ancora più speciali dai colori autunnali di cui sono ricoperte.

Arrivata l'ora di pranzo, ci spostiamo di poco e raggiungiamo il ristorante La Rosa dei Vini, un locale immerso tra le vigne, con una spettacolare vista sulle colline circostanti e un menù tipico piemontese, dove non possono mancare piatti a base di tartufo accompagnati da un bel bicchiere di Barolo.

QUI i nostri suggerimenti per mangiare senza glutine in Monferrato e nelle Langhe.

Nel pomeriggio ci spostiamo a Barolo, per una passeggiata nel piccolo borgo, anch'esso arroccato su una collina, sulla sommità della quale svetta il Castello Comunale Falletti di Barolo, dove la famiglia visse fino a metà '800.

Qui il nostro itinerario nell'Alto Monferrato.

Qui il nostro itinerario nel Basso Monferrato.

QUI i nostri suggerimenti per mangiare senza glutine in Monferrato e nelle Langhe.

 

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