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IL MIO LUOGO DEL CUORE IN 6 MOSSE - CASE-PREPARA LA VALIGIA E L'IRLANDA

Continua la nostra rubrica dove i blogger ci raccontano il luogo nel mondo che li ha colpiti di più, presentandolo in "6 mosse", cioè le 6 caratteristiche salienti che lo rendono speciale.

 

Oggi ospitiamo Flavia, del blog "Case - prepara la valigia".

Ciao! Poche parole su di me: sono Flavia, mi sono laureata qualche anno fa in Ingegneria Edile – Architettura e nella vita ho scelto di dedicarmi all’insegnamento. Oggi lavoro in Lombardia ma sono siciliana con un cuore per metà irlandese: poco dopo la laurea, infatti, sono andata a vivere in Irlanda, dove sono rimasta per un totale di nove mesi, e oggi l’isola di smeraldo è il mio rifugio sicuro, il posto dove di preferenza scappo quando ho un weekend libero, dei giorni di ferie o semplicemente quando sento la necessità di ricaricare le batterie.

Non mi è difficile raccontarvi perché amo l’Irlanda così tanto; lo è forse un po’ di più condensare il tutto in sole sei mosse, ma ci proverò!​

1. Paesaggi da film

Se i produttori di moltissimi film hanno scelto l’Irlanda come set per i loro lavori, un motivo ci sarà: una delle scene più importanti di “Harry Potter e il principe mezzosangue” è stata girata alle scogliere di Moher; moltissimi episodi della serie TV “Game of Thrones” hanno come sfondo naturale i paesaggi dell’Irlanda del Nord (il Dark Hedges, per esempio, o il Dunluce Castle o ancora il porto di Ballingtoy); il romantico “P.S. I love you” è stato girato sulle Wicklow Mountains e “Once”, film dall’incredibile colonna sonora, ci permette di immaginarci per le strade di Dublino e sulla Dublin Bay; l’intero set di “Braveheart” è stato ricostruito all’interno del Castello di Trim e “Un uomo tranquillo”, commedia di John Ford del 1952, è ambientata a Cong, nel Connemara. La lista potrebbe ancora continuare, includendo anche videoclip musicali e cortometraggi, ma credo che il messaggio sia arrivato: l’isola d’Irlanda è piena di paesaggi da film.

Con le sue impressionanti scogliere su cui svettano incantevoli fari, le spiagge meravigliose, i sentieri naturalistici che lasciano a bocca aperta, i piccoli villaggi e i borghi dai colori sgargianti, i castelli disseminati ovunque, e con le sue colline tanto verdi da sembrare dipinte, l’Irlanda lascia tutti senza fiato!

2. Cultura irlandese e tradizioni

Ma l’isola di smeraldo non è soltanto fatta di cittadine allegre e di paesaggi suggestivi! L’Irlanda è fiabe, è leggende, è mitologia. Sono tantissime le tradizioni legate indissolubilmente ai luoghi che, così, diventano quasi magici.

Sulla collina di Tara, per esempio, una “standing stone”, chiamata Pietra del Destino, decretava il nome del re più giusto che doveva governare su tutti; Finn Mc Cool, comandante dell’esercito dei Fianna, costruì il Giant’s Causeway per sconfiggere un temibile gigante scozzese; la pietra di Blarney fornisce il dono dell’eloquenza a chiunque la baci e lungo il fiume Boyne nuota il Salmone della Conoscenza, che rende saggio chi lo pesca. E poi il Toro di Cooley e il terribile guerriero Cù Chulainn, le fate, i leprecauni e tutti gli appartenenti al piccolo popolo, San Patrizio che allontanò per sempre i serpenti dall’isola e Santa Brigida, la cui croce di giunchi intrecciati respinge il fuoco e per questo viene posta davanti le case nel giorno a lei dedicato.

Per non parlare, poi, di Halloween, festività nata proprio nell’Ireland Ancient East e della vera cultura celtica, delle tombe di Bru na Boinne su cui sono rappresentati simboli antichissimi e delle croci monolitiche su cui sono impressi disegni millenari. Gli appassionati di storia troveranno di certo pane per i loro denti in luoghi che sembrano del tutto sospesi nel tempo.

3. Cibi

Un altro motivo per amare l’Irlanda è la sua cucina. E no, non scherzo! È vero che l’Italia detiene un primato mondiale per quanto riguarda il cibo, ma i piatti tipici irlandesi vi stupiranno, pur nella loro semplicità.

Il “bacon and cabbage”, per esempio, è un secondo a base di carne di maiale con contorno di cavolo e patate, alimenti diffusissimi in Irlanda e, in qualche modo, “storici”, essendo gli unici disponibili nel periodo della grande carestia. Piatti semplici, dunque, ma davvero gustosi, così come il “colcannon”, anch’esso a base di patate ma stavolta mischiate con verza e cipolla.

In Irlanda il pesce è buonissimo praticamente ovunque e se i giovani preferiscono forse il “fish and chips”, il salmone è sicuramente uno dei punti forti della cucina irlandese. A me è piaciuta tantissimo anche la “seafood chowder”, una zuppa cremosa di pesce, molluschi e crostacei la cui bontà è garantita dalla freschezza della materia prima. La maggior parte delle volte, infatti, potrete gustare questi piatti in piccoli ristoranti e chioschi che sorgono proprio nelle vicinanze dei porti.

Infine, last but not least, l’“Irish stew”, ossia lo spezzatino di carne che è in assoluto il piatto più famoso d’Irlanda, e l’“Irish breakfast”, che noi italiani in vacanza, piuttosto che come colazione, decidiamo spesso di consumare a pranzo.

4. Festival

Potrete assaggiare molti di questi piatti tipici durante i festival che si tengono in Irlanda tutto l’anno. Praticamente ne termina uno da una parte e ne inizia un altro in un’altra città, accontentando i gusti di tutti.

I più importanti festival gastronomici si tengono nella città di Galway, dove talvolta l’accento è posto proprio sui prodotti artigianali locali e in altri casi, invece, si riuniscono chef di cucina internazionale. Ovviamente, in Irlanda non possono di certo mancare festival legati alla produzione della birra e, in realtà, fiumi di Guinness scorrono sempre, ad ogni occasione: durante i festival invernali e natalizi, insieme al “mulled wine”; durante i festival legati allo storytelling; durante i festival letterari, in onore di personalità come Oscar Wilde e James Joyce; o per la celeberrima parata di San Patrizio, quando non solo l’Irlanda ma tutto il mondo si tinge di verde. I festival più amati, comunque, sono quelli musicali.

5. Musica irlandese

Indubbiamente, infatti, la musica è un aspetto fondamentale della cultura irlandese. Tralasciando alcune band e cantanti di respiro internazionale (gli U2, i The Cranberries, Kodaline, Damien Rice…) e concentrandoci solo sulla musica popolare, durante la vostra vacanza sull’isola la sentirete suonare ovunque: dentro i negozi, alla radio, per strada e, ovviamente, in tutti i pub. Non vi è un solo pub, infatti, in cui la sera non abbia luogo una “session”. Non parlo solo dei pub più turistici di Dublino, come quelli della zona di Temple Bar, dove si susseguono gruppi più o meno famosi o comunque band ufficialmente costituite; parlo proprio delle realtà più piccole, dei numerosi pub di periferia frequentati dai locali in cui gli artisti sono seduti fra la gente e chiunque sappia suonare e abbia uno strumento con sé si può unire al gruppo in modo del tutto spontaneo.

6. Gli irlandesi

La spontaneità. È questo uno dei tratti tipici della gente irlandese, che ti entra nel cuore e non ti lascia più. Gli irlandesi amano la “craic”, il divertimento, e amano soprattutto la condivisione. Non vi capiterà mai lì in Irlanda di entrare in un pub da soli e di rimanerci: troverete subito qualcuno che vi offrirà una pinta, che vi inviterà a ballare, che vi introdurrà nel suo gruppo con mille chiacchiere, sorrisi smaglianti e modi gentili. Anche la gentilezza è una delle caratteristiche proverbiali degli irlandesi e sono certa, al cento per cento, che gli incontri che farete in Irlanda renderanno la vacanza indimenticabile.

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