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MARRAKECH CON I BAMBINI: 3 GIORNI ALLA SCOPERTA DELLA CITTA' - prima parte

Marrakech è una città che ci ha sempre incuriositi e quando qualche mese fa si è presentata l'occasione di visitarla, non ce lo siamo fatti ripetere due volte.

I mesi preferiti per un viaggio in questa città sono marzo, aprile, ottobre e novembre. In questi periodi il caldo diurno è assolutamente sopportabile e la sera le temperature sono gradevoli.

Abbiamo programmato 3 giorni per visitare la città all'inizio di marzo. Un tempo sufficiente per scoprire con calma i principali luoghi d'interesse. 

Abbiamo volato con Iberia, facendo un breve scalo a Madrid all'andata e a Barcellona al ritorno; ci sono però anche voli dirette dall'Italia con Air Maroc e con alcune compagnie low cost.

Abbiamo alloggiato nella Medina, scegliendo un tipico riad marocchino, il Riad Star.

Per entrare in Marocco è sufficiente il passaporto in corso di validità. La moneta ufficiale è il dirham marocchino (dh); diversi sono gli uffici di cambio e gli sportelli ATM per prelevare denaro.

Venerdì 2 Marzo

Atterriamo a Marrakech che è ormai sera tardi. L'aeroporto è piccolo, ma nuovo e moderno. La fila all'immigrazione è lunga e molto lenta.

Il trasferimento al Riad viene effettuato direttamente dal personale dell'hotel, prima in auto e poi a piedi per l'ultimo tratto, tra le strette e intricate viuzze della Medina.

Nonostante l'ora tarda, veniamo comunque accolti con un buonissimo the alla menta prima di andare a dormire.

Sabato 3 Marzo

Iniziamo la nostra esplorazione della città attraversando il Souk. Il nostro primo pensiero appena ci addentriamo tra i vicoli è "Riusciremo a ritrovare la strada per tornare al riad?". Si tratta di un vero e proprio labirinto di vie piene di bancarelle, dove non solo i turisti, ma anche i marocchini stessi fanno i loro acquisti. Si possono trovare vestiti, oggetti d’artigianato e prodotti tipici come le classiche babbucce in cuoio colorato.

Le stradine sono caotiche, piene di gente e di motorini che sfrecciano a tutta velocità, noncuranti dei passanti.

I tappeti la fanno da padrone, appesi in ogni angolo, con colori e fantasie diverse, un elemento distintivo e molto pittoresco della città.

In alcune zone si trovano anche bancarelle straripanti di frutta secca, olive, spezie, erbe aromatiche e dolci tipici. Ogni venditore cerca di attirare l'attenzione dei passanti, mostrando la propria merce e invitando all'acquisto.

Nella zona dei tintori ci sono grosse matasse tinte con colori naturali e appese ad asciugare, con tonalità sgargianti dal giallo, al fucsia, al blu intenso.

Una presenza costante tra le vie del Souk è rappresentata dal numero immenso di gatti randagi che si vedono in ogni angolo, sono veramente ovunque. Lorenzo, da amante di questi animali, è il primo a scorgere anche i più nascosti, fermandosi per scambiare uno sguardo e un "miao".

Senza sapere esattamente come, ad un certo punto sbuchiamo nella Piazza Jemaâ El Fna (la Place), cuore pulsante della città. Un luogo decisamente caotico, ricco di bancarelle di artigianato, frutta e bevande rinfrescanti, oltre ad incantatori di serpenti, scimmie al guinzaglio, donne che propongono tatuaggi all'hennè e tanto altro. Evitate di fotografare da troppo vicino queste stranezze, i proprietari vi chiederanno dei soldi. Non mostratevi mai in dubbio sul vostro tragitto e non sventolate troppo la mappa della città, sarete assaltati da locali che si vorranno improvvisare da guide, che poi pretenderanno dei soldi in cambio del loro aiuto.

In una zona laterale della piazza sono ben allineate tante carrozze con cavalli, che offrono il tipico giro della città su questo affascinante mezzo. Contrattiamo con un cocchiere sul prezzo e sul percorso da fare e poi partiamo per un tour di circa un'ora, noi adulti dietro e Lorenzo davanti, accanto al posto di guida.

La prima parte del nostro tour prevede un passaggio nella zona della Moschea della Koutoubia, con il suo alto minareto e i suoi verdissimi giardini.

Ci spostiamo poi fuori dalla Medina, per dare un'occhiata alla zona nuova della città, ricca di costruzioni moderne, ristornati e negozi di lusso.

L'ultima parte della nostra visita in carrozza prevede un giro nelle zone della Kasbah e della Mellah, nella parte sud della città, dove la confusione e la folla sono sicuramente minori e si respira un'atmosfera più rilassata.

Prima di rientrare, il cocchiere permette a Lorenzo di guidare la carrozza per un breve tratto... potete immaginare la sua felicità e il grande impegno che ci mette! 

Terminato il nostro giro in carrozza, ci dirigiamo a piedi verso la Moschea della Koutoubia, per ammirarla da vicino e passeggiare nei bellissimi giardini che la circondano. Il minareto è così alto da essere visibile fino a quaranta chilometri dalla città e le fontane del parco sono molto scenografiche.

Ci fermiamo per il pranzo in un tipico locale marocchino del centro (qui i nostri suggerimenti per mangiare senza glutine a Marrakech), poi ci dirigiamo verso Le Jardin Secret (Rue Mouassine 121), un’oasi verde nel cuore della Medina e un bellissimo esempio di architettura islamica. 

E' aperto tutto il giorno e l'ingresso è a pagamento, ma il prezzo è molto abbordabile.

Si tratta di un museo-giardino di 4.000 mq, con un grande interesse botanico e storico. L’acqua è l’elemento principale di questo giardino, come nella tradizione araba musulmana. Qui è possibile scoprire il modo con cui l’acqua proveniente dalle montagne dell’Atlante veniva canalizzata e distribuita per gravità all’interno del giardino, una volta adibito a riad.

La struttura è composta da due parti:

- il Giardino Esotico, dove si trovano piante e arbusti di luoghi dei 5 continenti con clima analogo a quello di Marrakech;

- il Giardino Islamico, suddiviso tradizionalmente in 4 parti con fontana centrale e con gli alberi della tradizione locale, quali ulivi, agrumi, melograni, fichi, palme da dattero.

All'interno del giardino c'è un bar per sorseggiare un the alla menta o mangiare un panino o uno snack.

Tantissimi sono i dettagli decorativi, dai fregi scolpiti nel legno alle pitture floreali con colori sgargianti.

Per concludere questa giornata, nel tardo pomeriggio ci attende l'esperienza di un trattamento in un vero hammam marocchino - Qui la nostra esperienza in un hammam per famiglie a Marrakech.

Dopo la bellissima esperienza in hammam, ci aspetta una deliziosa cena nel nostro Riad e poi subito a nanna per smaltire le fatiche di questa lunga giornata.

 

Qui la seconda parte del nostro itinerario a Marrakech.

Qui i nostri suggerimenti per mangiare senza glutine a Marrakech.

Qui la nostra esperienza in un riad a Marrakech.

Qui la nostra esperienza in un hammam per famiglie a Marrakech.

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