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UN VIAGGIO IN NAMIBIA IN FAMIGLIA - Sesta tappa: SESRIEM E SOSSUSVLEI

Continua la nostra discesa verso sud. Dopo diverse tappe precedenti (prima tappa a Waterbergseconda tappa all'Etosha National Park, terza tappa alle Epupa Falls, quarta tappa nel Damaraland, quinta tappa a Swakopmund) ci addentriamo nel deserto del Namib.

28/8 SWAKOPMUND - SESRIEM (390 Km, 5,45 h)

Giornata di trasferimento, con un lungo tragitto prima di arrivare a destinazione.

Ci fa compagnia una carrellata di paesaggi davvero unici, prima aride distese dai colori chiari e variegati... 

...poi la strada sale e si avventura sulle montagne, dove ci troviamo in un continuo saliscendi, circondati da un paesaggio roccioso e altrettanto spettacolare.

Dopo più di 3 ore arriviamo a Solitaire, che non si può definire un paese, ma poco più di una semplice area di servizio in mezzo al deserto. Un luogo surreale, dove il tempo sembra essersi fermato, dove si trovano qua e là vecchie automobili arrugginite e mezze sepolte dalla sabbia e dalla polvere. Lorenzo, alla vista di questo posto esclama "Mamma, sembra di essere a Radiator Springs!" (per chi non ha figli in età da cartoni animati o non è amante del genere Disney, si tratta della cittadina del film Cars).

Eppure questo pugno di costruzioni è segnalato da tutte le guide della Namibia come un posto che vale la pena di visitare, grazie a Moose McGregor e alla sua torta di mele.

Moose McGregor era uno scozzese che negli anni ’90 decise di trasferirsi proprio a Solitaire e aprire una pasticceria, che aveva come specialità la torta di mele, realizzata con una vecchia ricetta tedesca di famiglia. Questa torta di mele era talmente buona che è diventata famosa e ha portato tanti turisti. Da qui ne derivò una piccola espansione di Solitaire, dove ora ci sono anche un benzinaio, un piccolo emporio e un piccolo hotel. 

Moose è morto dal 2014 ed è stato sepolto proprio a Solitarie, di fronte alla sua pasticceria, ma la sua leggendaria torta continua ad essere preparata nello stesso modo, secondo la ricetta originale di famiglia.

Purtroppo per me la torta non è senza glutine, ma  viene assaggiata dai due uomini di casa ed viene decisamente promossa!

Nel pomeriggio arriviamo al lodge in cui soggiorneremo per 2 notti. Si tratta di Desert Homestead, una struttura a 30 km a sud di Sesriem e dell'entrata del Namib-Naukluft National Park. Il lodge è situato all'interno di una riserva privata e dispone di 26 casette, comprese 7 family suite con 3-4 posti letto.

Oltre alle camere c'è una struttura centrale con reception, una piscina e il bar/ristorante con vista sulla piana che sta davanti al lodge, dove è facile scorgere diversi orici che passeggiano. Il lodge dispone anche di un maneggio e diverse sono le uscite a cavallo organizzate per esplorare la zona circostante.

QUI puoi trovare i nostri suggerimenti per mangiare gluten free in Namibia.

Dopo esserci accomodati nella nostra camera e aver preso confidenza con l'ambiente, decidiamo di sfruttare le ore che ci restano per partecipare ad un nature drive al tramonto, attività organizzata dal lodge all'interno della riserva. Partiamo verso le 16 con un classico fuoristrada aperto, insieme ad una guida locale esperta della zona, che ci racconta molte curiosità del territorio che stiamo attraversando. Sulla strada incontriamo diversi orici che ci osservano, continuando indisturbati a brucare erba e piccoli arbusti.

Poco prima del tramonto ci fermiamo per goderci lo spettacolo sorseggiando un aperitivo... non ci si stanca mai dei tramonti africani!

29/8 SESRIEM E SOSSUSVLEI

Partiamo presto verso le dune, arrivando all'ingresso del Namib-Naukluft National Park verso le 8. Il gate apre all'alba, e molti arrivano lì per quell'ora per sfuggire alla folla e al caldo... noi non siamo così mattinieri, quindi l'abbiamo presa un po' più comoda, ma non abbiamo trovato ciò penalizzante: non abbiamo trovato troppa gente e le temperature sono ottime.

Prima di entrare nel parco bisogna acquistare il permesso all'ingresso ed è buona cosa fare rifornimento di benzina, di cibo e acqua, perché all'interno non ci sono punti ristoro.

Incontriamo sulla strada le prime dune dell'area si Sossusvlei e lo spettacolo è già mozzafiato, siamo letteralmente circondati. La strada per ora è asfaltata e quindi molto scorrevole.

Arriviamo alla Duna 45, prima tappa della nostra visita. 

E' chiamata così perché si trova al 45º km della strada che conduce da Sesriem a Sossusvlei. E' una duna dalla forma particolarmente semplice ed elegante, alta 105 m e può essere scalata grazie al sui profilo relativamente poco ripido.

In realtà la salita è tutt'altro che semplice: sarà una delle dune meno ripide, ma comunque non scherza! E poi i piedi affondano nella sabbia, dettaglio che rende tutto ancora più complicato e faticoso.

Nonostante questo, pian piano riusciamo ad arrivare alla vetta, da cui so può ammirare tutta la zona circostante... che spettacolo!

Proseguiamo per la Deadvlei, una depressione di sabbia bianca con un grande numero di alberi di acacia morti e che hanno assunto un colore molto scuro che contrasta col bianco del suolo e l'arancione delle dune. In passato era un'oasi di acacie, poi il fiume che alimentava l'oasi mutò il proprio corso in seguito al movimento delle dune e l'area divenne arida.

La strada per arrivare a Deadvlei è tutt'altro che semplice. In realtà si tratta di un piccolo tratto di strada di soli 6 Km, che però non è più asfaltata, ma sabbiosa. Per questo è stato creato un servizio navetta per i meno temerari (come noi) che non vogliono sperimentare la guida sulla sabbia.

In realtà siamo molto felici di aver usufruito di tale servizio... le macchine insabbiate che incontriamo sul tragitto sono davvero molte!

Una volta arrivati alla fermata della navetta c'è un piccolo tragitto da percorrere a piedi (15-20 minuti) per raggiungere la depressione di Deadvlei.

Infine si arriva e lo spettacolo è davvero singolare: vedere questi alberi quasi bruciati dal sole e resi scuri, in contrasto con il bianco del terreno, l'arancione delle dune e l'azzurro intenso del cielo crea una tavolozza di colori davvero notevole.

Dalla conca si può raggiungere la Big Daddy, la più alta duna dell'area di Sossusvlei e del mondo, di circa 390 m.

La possibilità di passeggiare e rotolare sulle dune è un'attrattiva davvero irresistibile, per questo passiamo circa un'ora in questa zona.

Prima di prendere di nuovi la navetta che ci riporterà al parcheggio, incontriamo sulla nostra strada un orice che stranamente si avvicina molto ai turisti. Si è posizionato proprio vicino alle toilette e sembra non avere buone intenzioni: infatti cerca di caricare tutte le persone che si avvicinano... ok, la pausa pipì è posticipata!

Sulla via del ritorno, con la navetta passiamo dalla Big Mama, la seconda duna più alta della zona, con i suoi 350 m di altezza.

Ultima tappa della giornata è il Sesriem Canyon, lungo circa un chilometro e profondo fino a 30 m, scavato dal fiume Tsauchab, asciutto per gran parte dell'anno.

Si tratta di un facile sentiero che ha una piccola pozza ad un'estremità e dall'altra parte prosegue per Km. Noi ne percorriamo una parte, tornando indietro quando siamo stanchi.

Qua e là troviamo delle piccole caverne, che Lorenzo cerca di esplorare. Le rocce hanno forme e colori davvero interessanti ed è bello passeggiare qui sotto, dove le temperature sono anche più fresche.

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