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UN VIAGGIO IN GIAPPONE IN FAMIGLIA - TOKYO, giorno 1: Asakusa e Ueno

Iniziamo il nostro viaggio in Giappone dalla città di Tokyo, proprio come avevamo fatto per la nostra precedente visita a questo Paese, in coppia nel 2008.

Se la volta scorsa abbiamo dedicato poco tempo alla visita della città, questa volta ci fermiamo qualche giorno e vogliamo esplorare con più calma alcuni dei suoi quartieri principali.

Iniziamo da Asakusa, zona storica di Tokyo, dove si respira un'atmosfera tradizionale e il clima generale è festoso.

Usciti dalla metropolitana, incontriamo l'imponente Kaminarimon, la storica porta che segna l’ingresso alla zona sacra del tempio. Questa costruzione è caratterizzata da una gigantesca lanterna rossa che occupa il centro della porta e ha delle dimensioni imponenti: alta 4 metri, con un diametro di 3,4 metri e un peso di quasi 700 kg. 

Da qui si entra nella zona dell'Asakusa Market nella storica Nakamise Dori, il viale commerciale che porta al tempio, con souvenir, artigianato e cibo locale. Dalla strada principale si snodano poi piccole viuzze laterali, con negozietti di vario genere tra cui quelli di coltelleria giapponese.

Si tratta di una delle più vecchie vie della città, dove si respira un’atmosfera carica di tradizione e di storia che riporta indietro nel tempo.

Percorrendo il viale si arriva poi al grande Tempio Senso-ji, antico tempio buddista, uno dei simboli di Tokyo, il più importante e antico della città.

Una leggenda narra che nel 628 due fratelli, Hinokuma Hamanari and Hinokuma Takenari, trovarono una statua della divinità Kannon mentre stavano pescando nel fiume Sumida. Il capo del villaggio decise di costruire un tempio per custodire la statua e così nacque il tempio Senso-ji. Presto questa notizia si diffuse e iniziarono ad arrivare pellegrini da tutto il Paese.

Durante il giorno l'area è affollatissima di turisti e di fedeli che vengono qui per pregare. 

All’ingresso del tempio si trova un grande braciere dove brucia continuamente un po’ di incenso. La tradizione vuole che ci si fermi e si immergano mani e volto nel fumo: si tratta di un rito di purificazione prima di accedere al tempio, per portare buona fortuna e allontanare le malattie.

Alla sinistra del tempio trovate la Pagoda a Cinque Piani, la seconda in ordine di altezza di tutto il Giappone. La struttura è stata costruita nel 1973, è alta 53,32 metri ed è stata creata in modo da sopravvivere ai terremoti.

Accanto alle costruzioni principali si distribuiscono un giardino e altri edifici più piccoli.

A lato del tempio si trovano diverse bancarelle dove si cucina ogni genere di street food locale... una prelibatezza per gli occhi e per il palato, un tripudio di colori e di profumi. Ammirare la maestria con cui vengono cucinati i diversi piatti è davvero uno spettacolo.

Proprio ad Asakusa assaggiamo il nostro primo "vero" sushi, mangiato in un piccolo ristorante con kaiten, dove diversi piattini girano su un nastro trasportatore. Il sushi in Giappone è un'arte e il suo gusto è speciale. Ad accompagnare il pasto l'immancabile the verde.

QUI i nostri consigli per mangiare senza glutine in Giappone.

Nel pomeriggio ci spostiamo a Ueno, quartiere tranquillo che si sviluppa attorno all’enorme Parco Ueno, polmone verde di Tokyo. Qui si trova lo Stagno Shinobazu, nella parte sud-occidentale del parco, attorno al quale si snoda un percorso per passeggiare e scattare foto del lago, che in estate si ricopre di fior di loto.

Al centro dello stagno si trova un isolotto collegato con la riva, su cui si erge la piccola sala del Tempio Bentendo, dedicata a Benten, la dea delle Arti, della Conoscenza e della Saggezza, che oggi viene pregata da chi chiede successo ad un esame o è in cerca di buona fortuna.

Una parte dello stagno è dedicata a barche e curiosi pedalò a forma di cigno, che si possono affittare per fare un giro panoramico, ancora più suggestivo quando il sole inizia a calare e crea bellissimi riflessi sull'acqua.

Lorenzo è entusiasta all'idea di salire su uno dei grossi cigni di metallo e partire pedalando sull'acqua. Lui si occupa anche della guida, rischiando qualche incidente, ma portandoci alla fine sani e salvi al molo di attracco dei pedalò.

Dopo la lunga camminata, ci concediamo una piccola merenda con dolci tipici giapponesi in una pasticceria non lontana dal parco. I dessert locali sono decisamente singolari, alcuni a base di pasta di fagioli azuki, ma è interessante e curioso assaggiarli... e sono anche buoni!

QUI i nostri consigli per mangiare senza glutine in Giappone.

Dopo questa pausa golosa, ci dedichiamo alla visita dello Zoo di Ueno, il più antico e più grande del Giappone.

La mascotte del parco è il panda gigante, ma al suo interno si trovano circa 3000 animali appartenenti a 400 diverse specie, come tigri di Sumatra, gorilla, pinguini, orsi polari, foche, ippopotami.

Lo zoo ha grandi dimensioni ed è suddiviso in due sezioni: la parte est e la parte ovest, collegate tra loro da percorsi pedonali e da un trenino.

Nata nel 1982, questa struttura ha cercato nel tempo di migliorare le condizioni di vita dei suoi ospiti, pur sempre tenuti in spazi ristretti. Attualmente svolge anche un ruolo essenziale nella conservazione della fauna selvatica, nell’educazione e nel rispetto degli animali, nel tentativo di allevare specie in via di estinzione.

La nostra giornata si conclude con un'altra ottima esperienza culinaria: lo yakiniku.

Si tratta del tipico barbecue giapponese, con griglie posizionate al centro di ogni tavolo. Si può scegliere tra diversi tagli di carne, a volte pesce o verdure. La carne giapponese è davvero squisita, con una particolare marezzatura che la rende tenera e saporita.

QUI i nostri consigli per mangiare senza glutine in Giappone.

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