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IL MIO LUOGO DEL CUORE IN 6 MOSSE - VIAGGIATRICE DICHIARATA E LA NAMIBIA

Continua la nostra rubrica dove i blogger ci raccontano il luogo nel mondo che li ha colpiti di più, presentandolo in "6 mosse", cioè le 6 caratteristiche salienti che lo rendono speciale.

 

Oggi ospitiamo Chara, del blog "Viaggiatrice dichiarata".

Sono Chiara Parodi: Viaggiatrice come stile di vita e di lavoro, Blogger per passione.

VIAGGIATRICE DICHIARATA

Il mondo è la cosa che amo di più e il mio sogno è comprare un van camperizzato e girarlo tutto (lo so, il mondo è grande, ma ho pensato che il van posso tenerlo anche per la prossima vita :P).

Da qualche anno ho aperto un blog ‘VIAGGIATRICE DIchiaraTA’ ( https://www.viaggiatricedichiarata.com/ ) dove organizzo viaggi a sorpresa, racconto le (dis)avventure che mi capitano quando sono in giro e parlo dei vari aspetti del viaggio che tanto mi stanno a cuore. Perché viaggiare non è spostarsi da punto x a punto y. Viaggiare è molto molto di più!

In questo articolo ho deciso di raccontare uno dei miei viaggi più recenti: la Namibia.

Ho viaggiato molto, ma questo è stato il mio primo viaggio ‘on the road’ per lavoro, quello per cui ho studiato tanto per prendere il patentino di Accompagnatore Turistico.

Sarà per questo che mi è rimasto nel cuore? Anche, ma non solo.

Ecco quindi 6 ottimi motivi per visitare la Namibia:

1. I colori

Il blu del cielo, il marrone delle montagne, la sabbia del deserto dorata e quella delle dune rossa, il giallo e verde della vegetazione. Tutto mescolato in un’unica immagine che toglie il respiro da quanta bellezza racchiude.

Colori accesi, vivi, che sembrano finti da quanto sono brillanti. Invece sono così belli proprio perché naturali e non artificiali. Colori così affascinanti che rimangono scolpiti nella memoria come un quadro indelebile.

Il paesaggio in Namibia cambia ogni pochi chilometri, ma i colori così splendenti, seppur differenziati da un posto all’altro, sono una costante.

VIAGGIATRICE DICHIARATA

2. I campeggi

I campeggi in Namibia sono tutti nel bel mezzo di niente, ed è questa la cosa favolosa.

È un niente che incanta e lascia a bocca aperta.

Nei campeggi si respira la libertà, cosa a cui siamo poco abituati, visto che a noi mancano totalmente gli spazi così aperti e grandi in natura. Una natura imponente, che fa impressione per quanto è immensa, ma allo stesso tempo ti fa sentire protetta, coccolata, amata. Ti fa sentire a casa.

La notte l’unica cosa che si sente è il silenzio. Così profondo, così emozionante, così assoluto, così divino.

È indescrivibile quello che si prova dopo una notte di sonno passata in questo silenzio, immersi in questa natura infinita.

VIAGGIATRICE DICHIARATA

3. Il safari

Nonostante fossi già stata in Africa, non avevo mai partecipato ad un safari, e devo dire che è stata una delle cose più belle che abbia mai fatto.

Certo, vendendo tour safari a destra e a manca immaginavo che gli animali si vedessero, altrimenti non ne avrebbe più fatti nessuno già da anni, ma mai potevo immaginarmi di vederne così tanti. Stupendo!

Si vedono ovunque, in branchi o in solitudine.

E la cosa che mi è piaciuta di più in assoluto è il gran rispetto che la popolazione locale ha nei confronti degli animali. Per nessun motivo vanno disturbati.

Nella mia vita non avevo mai visto una giraffa dal vivo, animale di cui mi sono follemente innamorata a prima vista. Ma nemmeno zebre, struzzi, rinoceronti, leoni, iene, gazzelle (di cui ce ne sono tantissime specie diverse, dalle più piccole alle più grandi). Non avevo mai visto famiglie intere di elefanti.

La gerarchia che si vede dalle pozze di acqua è stupefacente. Vale un po' la legge del più forte e del più grande, ma c’è un grande rispetto del proprio turno (ovviamente :D).

Ore e ore nel parco dell’Etosha sembrano pochi minuti. Vorresti non finisse mai talmente è bella ed emozionante l’esperienza.

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4. Le dune di sabbia

Le dune di sabbia più alte al mondo, arrivano fino a 400 metri d’altezza, uno spettacolo unico.

Già di per sé sono affascinanti. Così grandi ma composte di granelli di sabbia così piccoli. Incredibile!

Quelle di Sossusvlei poi sono davvero indimenticabili, enormi.

La Duna 45 è la più fotografata al mondo per via della sua popolarità, nata grazie a Windows che l’aveva messa come sfondo di Windows XP. Non è la più alta, ma è davvero meravigliosa.

Anche se a guardarle non sembra, salirci sopra è una faticaccia, ma il panorama una volta arrivati in cima è ineguagliabile, soprattutto all’alba e al tramonto.

Impossibile resistere alla tentazione di scendere correndo. Vi assicuro però che non è per niente facile perché si sprofonda e si cade spesso. Questo non toglie che resta una delle esperienze più divertenti che ho fatto.

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5. Le popolazioni locali

In Namibia esistono ancora popoli come gli Himba che vivono allo stato rurale, seguendo le loro antichissime tradizioni.

Indossano gonnellini fatti da loro con le pelli degli animali (a parte qualcuno a cui qualche turista ha lasciato dei vestiti occidentali) e si cibano di quello che allevano o cacciano, ma anche di alcune cose che ogni tanto vanno ad acquistare al supermercato.

Gli Himba ricoprono la loro pelle con una pasta naturale rossa e burrosa che li protegge dal sole, per questo si sono guadagnati l’appellativo di ‘popolo rosso della Namibia’. Questa mistura viene inoltre usata per l’acconciatura dei capelli che, a seconda dell’età e dello stato civile cambia.

Sono molto gentili e ospitali, ed è proprio grazie alle visite dei turisti e al loro sostegno economico che gli Himba possono permettersi ancora oggi di vivere come da tradizione.

In pratica invitano il turista a vedere le loro case, come si lavano (le donne fanno il ‘bagno asciutto’), come conservano la carne, in pratica come vivono, e a fine ‘tour’ mettono in vendita le loro creazioni come bracciali, collane, animaletti scolpiti nel legno, ciotole.

È sicuramente un’esperienza moto controversa, ma assolutamente da fare.

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6. Le otarie

Migliaia di otarie riunite in una spiaggia sull’Oceano Atlantico, una cosa mai vista prima, infatti è la colonia più grande al mondo.

Stanno lì tutto il giorno a prendersi il sole e sonnecchiare, poi ogni tanto scendono, si fanno un bagnetto, mangiano qualcosa e tornano su.

Fanno un odore che è impossibile stare li vicino senza tapparsi il naso (io ho fatto dei tappi con il fazzoletto di carta), ma quanto sono simpatiche (sempre che non le tocchiate, altrimenti vi tranciano la mano) e quanto sono belle viste così da vicino.

Tra le altre cose fanno anche un gran baccano. I cuccioli gridano in cerca della madre e le mamme rispondono per farsi riconoscere. Ognuno di loro ha un suono unico, così possono facilmente riconoscersi, ma è unico solo per loro, a me sembravano tutti simili.

Comunque è un’esperienza davvero unica.

E allora che dire, buon viaggio sognatori!!!

VIAGGIATRICE DICHIARATA

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