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"IL MIO LUOGO DEL CUORE IN 6 MOSSE" - TRAVEL GUDU E LE ISOLE SVALBARD

Continua la nostra rubrica dove i blogger ci raccontano il luogo nel mondo che li ha colpiti di più, presentandolo in "6 mosse", cioè le 6 caratteristiche salienti che lo rendono speciale.

 

Oggi ospitiamo Leonardo e Virginia, del blog "Travel Gudu".

Iniziamo con le presentazioni, come le buone maniere richiedono: siamo Leonardo e Virginia, siamo in due e siamo affini, siamo viaggiatori. Compagni anche nella vita, dalla nostra passione per il viaggio e dall’urgenza di raccontarlo è nato Travel Gudu: è un blog e un canale YouTube, ma soprattutto è un modo di viaggiare gudu, curiosi, aperti, avventurosi, insaziabili.

TRAVEL GUDU

Ci piace esplorare luoghi avventurosi e inusuali e uno dei luoghi dove abbiamo lasciato il cuore sono le isole Svalbard: ci siamo stati in inverno, quando lo splendore dell’artico conquista… in 6 mosse!

1. È un luogo di frontiera

Disperso nel Mar Glaciale Artico a qualcosa come 1000 km dal Polo Nord, questo arcipelago ospita più orsi polari che esseri umani (come ragione per andarci potrebbe bastare questa!) e il suo capoluogo, Longyarbyen, vanta il titolo di centro abitato più a nord dell’intero globo. Eccoci: è un luogo di confine, dove ci si sente avventurieri, dove appena scesi dall’aereo si entra a far parte di una comunità, un’élite di gente calda-dura-e-pura che se è lì è perché nel sangue ha qualcosa di più della curiosità.

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2. L’acquarello del crepuscolo

L’inizio di marzo è un momento meraviglioso per mettere piede alle Svalbard: il sole fa capolino per qualche ora al giorno, colorando il cielo di tonalità pastello. I colori sfumano in un crepuscolo continuo, la neve e il ghiaccio brillano come ricoperti da scaglie di vetro.

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3. Il deserto artico

C’è un conflitto di interesse, è bene che lo sappiate subito: noi abbiamo un debole per i deserti. Li amiamo al punto che sono uno dei nostri “obiettivi di viaggio”.

Il deserto artico è pura meraviglia. Lì, immersi nel candore del bianco ovunque, piccoli e insignificanti di fronte alla grandiosità di Madre Natura, il cuore si gonfia e riesce solo a dire: “meraviglia”. E magari scrutando l’orizzonte si riconosce la sagoma di un orso polare…

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4. La birra made in Svalbard

Okay, forse non sembrerà uno dei motivi migliori, eppure assaggiare la birra del birrificio artigianale più a nord del mondo ha un suo perché. E sì, a 78°Nord creare un primato è semplice, ma senza dubbio ha un che di visionario l’uomo che ha pensato bene di complicarsi la vita creando un birrificio qui, in un luogo che per buona parte dell’anno è isolato.

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5. La motoslitta è pura adrenalina

Giurato. Sfrecciare tra i fiordi ghiacciati sulla motoslitta, imbacuccati nelle tute termiche, è un’emozione pazzesca. Adrenalina e divertimento. Anche quando la motoslitta scoda sul ghiaccio. Soprattutto quando si risale a tutta birra un crinale con la motoslitta in bilico su un solo pattino. Provare per credere.

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6. L’aurora boreale che danza e canta nel cielo

Il gran finale: sì, ve lo aspettavate, lo sappiamo. L’aurora boreale sarebbe bastata da sola a motivare un viaggio intero. Noi siamo stati così fortunati da vedere l’aurora boreale ed è stata un’emozione assolutamente unica: nel cielo le luci verdi danzano. Ma quello che ci ha stupito di più, è stato il suono dell’aurora boreale! Come spiegarlo: è quasi una vibrazione bassa e intensa, qualcosa che risuona all’unisono con le corde dell’anima.

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