"IL MIO LUOGO DEL CUORE IN 6 MOSSE" - TRAVELS AND OTHER STORIES E LISBONA
Continua la nostra rubrica dove i blogger ci raccontano il luogo nel mondo che li ha colpiti di più, presentandolo in "6 mosse", cioè le 6 caratteristiche salienti che lo rendono speciale.
Oggi ospitiamo Fabiana, del blog "Travels and other stories".
Innanzitutto grazie per l'opportunità: mi chiamo Fabiana, e dopo moltissime false partenze ad agosto 2019 mi sono finalmente decisa ad aprire il mio blog. Travels and Other Stories nasce come contenitore di tutte le esperienze vissute in questi anni passaporto alla mano, gli amici che chiedevano cosa fare a Sydney oppure dove mangiare le migliori meatballs svedesi a Stoccolma iniziavano a diventare troppi. Ho vissuto in Portogallo ed in Australia: due esperienze diametralmente opposte ma che hanno in qualche modo contribuito a farmi arrivare qui.
Il mio posto del cuore è proprio Lisbona: la città che mi ha accolta durante la mia prima esperienza all'estero nel 2015. Dopo molti anni ancora non riesco a togliermi dalla testa il profumo di pop corn delle stazioni della metropolitana e il rumore delle onde che infrangono Terreiro do Paço.
Ecco i miei sei motivi per cui Lisbona è il mio posto del cuore.
1. I suoi colori
Se mi chiedessero di descrivere le strade di Lisbona, per prima cosa parlerei dei suoi colori. Il giallo di Bica, i colori pastello della Mouraria. Saldanha al tramonto si colora di un arancione che non ho più visto. Il Parco Eduardo VII è di un verde vivido che neanche l'inverno è mi riuscito ad intaccare. Se le prime impressioni sono importanti, Lisbona non vi deluderà. Atterrerete in una palette di colori unica, che le foto faranno fatica a fare risaltare.
2. Il suo coraggio
Lisbona è coraggiosa. Dopo che qui in terra natia si discute se una persona debba essere bianca, nera, blu o a pois, Lisbona da anni è portatrice sana di etnie, razze e storie diverse. Talmente diverse che per le strade risuonano una miriade di lingue: brasiliano e portoghese europeo si intrecciano in un'unica danza, fondendosi con il tedesco, lo spagnolo e anche l'italiano. Accoglie persone da ogni parte del mondo e le riunisce creando una magia unica, senza aver paura del diverso. Del diverso ha fatto tesoro negli anni, e dato il boom del turismo direi che ha fatto centro.
3. La sua cucina
Tornerei di corsa - anche - per questo. La cucina portoghese mi ha regalato in sei mesi di Erasmus tante di quelle gioie che farei fatica ad elencarle. Data la sua vicinanza al mare, il pesce azzurro è d'obbligo, cucinato specialmente alla griglia. Le scorpacciate di bacalhau - il nostro baccalà, piatto tipico portoghese - non sono mai mancate: cucinato in tutte le salse era il piatto che al ristorante non è davvero mai mancato.
4. L'essere - all'epoca - ancora inesplorata
E' così: all'epoca del fattaccio Lisbona era ancora poco considerata, le sue facciate gialle e i suoi azulejos comparivano molto poco sui social network, il che la rendeva unica, e mia. Non dovevo condividerla con nessuno, a nessuno veniva in mente di spingersi fino a lì per un weekend di relax. Questa per me è stata un'enorme salvezza: volevo allontanarmi dal noto per l'ignoto. Ne sono stata grata, anche se so per certo che le cose oggi sono cambiate. Il turismo di massa è arrivato fino a qui ma se cercate bene, esistono ancora piccole perle nascoste.
5. La sua vicinanza all'oceano
Questo è ciò che rende a parer mio ancora più unica Lisbona. E' una città dal sapore europeo, a tratti africano - questo data la sua vicinanza al Marocco - ma anche sudamericano. E' una capitale europea che affaccia sull'Oceano Atlantico: la tua terrazza verso l'inesplorato, l'ignoto. Dalle scogliere di Cabo da Roca, ultimo avamposto del continente europeo, guardi l'orizzonte e dici: l'America è lì, se allunghi lo sguardo ancora un po' più in là puoi toccarla. Oceano è speranza, ma anche divertimento: fino a dicembre si può stare in spiaggia a prendere qualche raggio di sole.
6. La sua inattaccabile tradizione
Nonostante le continue invasioni nei secoli, e gli strascichi socioculturali che hanno ovviamente portato con sè, si percepisce nell'aria che Lisbona è incredibilmente attaccata alla tradizione. Ovunque ci sono dipinti e richiami alle sardinhas, simbolo della città; si mangiano Pastel de Belem ad ogni ora - rigorosamente acquistati a Belem, altrimenti si parla di Pastel de nata. Non ci sarà serata in cui non sentirai risuonare il Fado nell'aria - il genere musicale portoghese d'eccellenza.
Sei un travel blogger o hai una sezione travel nel tuo blog e vuoi partecipare all'iniziativa? Scrivici su info@noiconlevaligie.com
© Copyright
All rights reserved
Tutti i diritti sono riservati. È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti inseriti nel presente portale, ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione scritta di NOICONLEVALIGIE.