QUATTRO GIORNI A PORTO - giorno 3
Prosegue il racconto delle nostre giornate nella città di Porto. Dopo aver descritto l'itinerario del primo e del secondo giorno, continua la nostra esplorazione di questa allegra e interessante meta.
GIORNO 3
La nostra mattinata inizia percorrendo le vie del centro storico che dalla Cattedrale del Sè portano giù dalla collina verso il Palácio da Bolsa. Si tratta di strette viuzze circondate da case con pareti colorate e piante fuori da porte e finestre, un angolo della città davvero caratteristico.
Arriviamo al Palácio da Bolsa, accessibile con visita guidata di 30 minuti e in diverse lingue, ma non italiano. Per comodità di orario optiamo per la visita in spagnolo, con una guida disponibile e preparata, che riusciamo a comprendere molto bene, pur non avendo noi mai studiato la lingua.
Questo luogo storico è uno dei monumenti più importanti di Porto. Progettato dall’architetto Joaquim da Costa Lima Júnior e costruito nella seconda metà del XIX secolo in stile neoclassico, era destinato a divenire la sede dell’Associazione dei Commercianti di Porto. Nel 1841, l’edificio divenne invece la Bolsa do Comércio, ma finì per essere restituito all’Associazione nel 1911.
L’interno è finemente decorato e ce ne accorgiamo già dal punto di partenza del tour: il Pátio das Nações (Cortile delle Nazioni), coperto da una cupola ottagonale in vetro da cui entra molta luce.
Salendo l'imponente scala di pietra si raggiunge il primo piano, dove molte sono le stanze del palazzo, tra cui la Sala del Tribunale e la Sala dell'Assemblea, ma la più spettacolare è la Salão Árabe (Sala Araba), in stile moresco ispirato all'Alhambra, con rivestimento in oro e una ricchezza decorativa davvero unica. Qui si tenevano gli atti ufficiali di maggiore rilevanza e si ricevevano statisti di importanza mondiale.
Per pranzo ci gustiamo una serie di specialità locali, francesinha e baccalà, alla Tasquinha de Bè, un piccolo locale vicino al Palácio da Bolsa.
Qui i nostri suggerimenti per mangiare senza glutine a Porto.
Dopo pranzo ci spostiamo verso le Igrejas do Carmo e dos Carmelitas, due chiese gemelle risalenti alla seconda metà del XVIII secolo. A prima vista sembrano essere una sola costruzione, ma invece si compongono di due facciate e una piccola porta tra loro, dietro la quale si trova la Casa Escondida.
All'esterno, la Igrejas do Carmo presenta una facciata in stile barocco-rococó e la parte laterale coperta di azulejos blu. La Igrejas dos Carmelitas ha una facciata più semplice con un campanile a sinistra.
Oltre ad ammirare l'esterno, è possibile accedere acquistando il biglietto e iniziare una visita di circa un'ora per scoprire le sue parti interne, tra cui la navata della Igrejas do Carmo le sue catacombe, dove sono custoditi resti di alcuni Fratelli dell'Ordine del Carmelo, sepolti lì prima della nascita dei cimiteri pubblici della fine del XIX secolo.
Durante la visita si può accedere anche alla Casa Escondida, un'abitazione larga pochi metri, con tre piani e una stanza per piano, dove hanno vissuto cappellani, artisti e medici assunti per lavorare per l'Ordine del Carmelo.
Secondo la leggenda, la casa fu costruita in modo che le due chiese non condividessero un muro comune e impedissero le relazioni tra le suore di Igreja dos Carmelitas e i monaci di Igreja Do Carmo. Un'altra ragione plausibile è che l'edificio sia stato costruito per motivi puramente estetici, al fine di evitare un divario sgradevole tra le due chiese.
Alle 15.30 ci aspetta un giro in tuk tuk, prenotata online con Blue Dragon City Tours e con partenza sotto alla Torre dos Clérigos.
Dopo un breve giro per la città, usciamo dal centro a bordo di questo originale mezzo per dirigerci verso la costa, fino a Matosinhos, una bella zona balneare e residenziale situata sulla costa atlantica, a pochi chilometri dalla foce del fiume Douro. Qui il nostro autista ferma il tuk tuk e ci permette di fare una breve passeggiata sul lungomare, per ammirare da vicino la spiaggia e il Forte São Francisco, conosciuto anche come il Castelo do Queijo (castello di formaggio) per la forma della roccia su cui poggia, che assomiglia appunto ad un pezzo di formaggio.
Proseguiamo il nostro giro e ci fermiamo nuovamente, questa volta in prossimità del faro Felgueiras, sulla foce del Douro, nel quartiere Foz di Porto.
Qui si trova un'ampia spiaggia, accanto alla quale è stata costruita una lingua di cemento che si addentra nel mare e su cui è posizionato il faro. In questa zona le onde si infrangono sugli scogli creando alti spruzzi.
Dopo questa sosta, torniamo con il tuk tuk in centro, concludendo il nostro giro.
Per cena abbiamo un tavolo prenotato in un locale vicino al fiume, Tapas e Vinhos, con un menù di sfiziose tapas calde e fredde, disponibili anche in versione gluten free.
Qui i nostri suggerimenti per mangiare senza glutine a Porto.
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