QUATTRO GIORNI A VENEZIA: giorno 1 e 2
Venezia è una città talmente affascinante e particolare, che è sempre bello tornarci, in ogni periodo dell'anno. In occasione di un lungo ponte autunnale, eccoci ad esplorare angoli più e meno famosi di questa affascinante meta, con un itinerario suddiviso in quattro giorni.
GIORNO 1
Raggiungiamo Venezia in tarda mattinata, lasciamo l'auto nel grande parcheggio multipiano di Piazzale Roma e ci addentriamo a piedi in città, fino alla fermata del vaporetto che ci porterà al Ponte di Rialto. Qui si trova il nostro alloggio: l'Hotel Rialto, una struttura suddivisa su diversi piani ed inserita in un edificio storico con un terrazzo che gode di una vista privilegiata sul ponte. Le stanze sono in stile classico veneziano, piccole ma confortevoli. La colazione è compresa e, su richiesta, sono presenti anche prodotti senza glutine confezionati, oltre a frutta, uova e yogurt.
Qui i nostri suggerimenti per mangiare senza glutine a Venezia.
Lasciate le valigie in hotel, iniziamo ad addentrarci nei vicoli e nelle calli del centro, respirando la sua atmosfera unica.
La nostra prima tappa è la Scala Contarini del Bovolo, inserita nell'omonimo Palazzo, un edificio dallo stile tardo gotico veneziano, situato nel Sestiere di San Marco.
L'elegante costruzione del Trecento è stata arricchita alla fine del Quattrocento da una scala a chiocciola (in veneziano “bovolo”) alta 26 metri, per volontà di Pietro Contarini e su progetto di Giovanni Candi.
Secondo una leggenda, Pietro Contarini fece costruire una simile scala per poter salire a cavallo nella sua camera da letto, che era posta all’ultimo piano dell’edificio.
La spirale della scala è composta da 80 gradini posti in senso antiorario, che portano ad una loggia da cui si può ammirare un bel panorama sui tetti di Venezia, fino a scorgere le Cupole e il Campanile di San Marco.
L'ingresso alla Scala è a pagamento, con un numero massimo di accessi ogni mezz'ora. Il biglietto è acquistabile online o direttamente alla biglietteria nel Palazzo, fino ad esaurimento posti.
Con pochi minuti di cammino da Palazzo Contarini, raggiungiamo Piazza San Marco, l’unico spazio cittadino che assume il nome di “Piazza”, visto che tutti gli altri luoghi con conformazione simile sono definiti “Campi”.
Nota come il “Salotto di Venezia”, questo luogo ha una forma trapezoidale e ospita la famosa Basilica di San Marco e l'omonimo Campanile.
Oltre alla costruzione religiosa, si possono ammirare i palazzi più importanti, tra cui Palazzo Ducale, e la Torre dei Mori, con il suo grande orologio astronomico, capolavoro di tecnica e di ingegneria.
Qui si trova anche il negozio dell’Olivetti, un piccolo gioiello dell’architettura, progettato nel 1958 da Carlo Scarpa, con colori forti, ampie vetrate e una collezione di oggetti d'epoca.
Continuiamo la passeggiata tra le calli attorno alla piazza, senza una meta ben precisa, un bel modo di scoprire scorzi unici di questa città, con un ritmo lento e godendoci l'atmosfera.
Per cena ci dirigiamo al ristorante A la Vecia Cavana, realizzato all'interno di un’antica cavàna, tipico ricovero coperto per le imbarcazioni. Qui ci aspetta un menù ricco di specialità veneziane, anche senza glutine.
Qui i nostri suggerimenti per mangiare senza glutine a Venezia.
GIORNO 2
Iniziamo la giornata con una lunga passeggiata tra le calli, nella zona che dal Ponte di Rialto porta al Casinò e prosegue poi verso il Ghetto Ebraico.
Questa città è bella da visitare con lentezza, senza fretta, perdendosi tra i vicoli e scoprendo angoli poco frequentati e molto suggestivi.
Il Ghetto Ebraico di Venezia è un dedalo di calli strette, campielli e sinagoghe nel Sestiere Cannareggio.
Il quartiere fu creato nel 1516 per confinare gli Ebrei su un’isoletta circondata da canali, il cui accesso era possibile solo attraverso ponti con cancelli che venivano chiusi di notte. Qui le calli sono caratterizzate dai palazzi più alti di tutta Venezia, che raggiungono anche l’ottavo piano, perché in passato il Ghetto si è fatto sempre più affollato e c'è stato bisogno di creare spazi per i suoi abitanti. Nei momenti di massima espansione, in questo piccolo quartiere ebraico abitavano fino a cinquemila persone!
Tre sono le zone principali: Gheto Vechio, Gheto Novo e Gheto Novissimo, dove passeggiare per respirare l’autentica atmosfera di questi luoghi, immaginando come doveva essere la vita qui nei secoli scorsi. Numerose sono le Sinagoghe e qui si trova anche il Museo Ebraico, con una parte dedicata alla religione ebraica e un’altra che racconta la storia delle persecuzioni del popolo ebraico.
Per pranzo ci fermiamo al ristorante Frary's, con un menù ricco di sapori della cucina greca e mediorientale e diverse proposte senza glutine.
Qui i nostri suggerimenti per mangiare senza glutine a Venezia.
Nel pomeriggio ci aspetta la visita al Museo di Storia Naturale, collocato nel palazzo del Fontego dei Turchi, risalente alla prima metà del XIII secolo e dal 1621 al 1838 sede dei mercanti turchi.
Il Museo è diviso in sezioni, con un allestimento suggestivo e coinvolgente. "Sulle tracce della vita" è l'area dedicata ai fossili e alla paleontologia, dove vengono esplorate le tappe della nascita e dell’evoluzione della vita sulla Terra e l'affascinante mondo dei dinosauri, con uno scheletro lungo 7 metri, rinvenuto nel Niger dall’esploratore Giancarlo Ligabue.
La zona "Raccogliere per stupire, raccogliere per studiare" racconta l’evoluzione del collezionismo naturalistico e la nascita della museologia scientifica. Vengono raccontate le avventure degli esploratori veneziani, come Giovanni Miani, Giuseppe de Reali e Giancarlo Ligabue, a cui è intitolato questo museo.
Le sale dedicate a "Le strategie della vita" illustrano la varietà delle forme viventi e la complessità della natura, attraverso le strategie di sopravvivenza elaborate dalle specie animali e vegetali nel corso della loro evoluzione.
Per concludere la giornata, ci dirigiamo al Fondaco dei Tedeschi, un palazzo affacciato sul Canal Grande, vicino al Ponte di Rialto. Un tempo sede dei mercanti tedeschi, nel 2008 è stato acquistato dal gruppo Benetton che ne ha fatto un centro commerciale, mantenendo la struttura con un cortile centrale e quattro piani di logge ad arcate.
La zona più interessante di questo luogo è decisamente la terrazza, da cui si può ammirare una stupenda vista sui tetti di Venezia e sul Canal Grande.
La visita è gratuita, con possibilità di sostare sul terrazzo per 15 minuti. La prenotazione è obbligatoria e può essere effettuata online sul sito ufficiale.
Per cena ci gustiamo pizza e specialità veneziane (anche senza glutine) da Oke Zattere, ristorante lungo la fondamenta delle Zattere, con una vista sull’isola della Giudecca.
Qui i nostri suggerimenti per mangiare senza glutine a Venezia.
A presto con il racconto del giorno 3 e 4 del nostro viaggio a Venezia.
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