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ALLA SCOPERTA DELL'ALASKA - ANCHORAGE

Prosegue il racconto del nostro viaggio in Alaska

Eccoci con i dettagli della sesta tappa del nostro itinerario: Dalla Kenai Peninsula ci spostiamo verso nord, per raggiungere la città di Anchorage.

 

GIORNO 14 - SOLDOTNA - ANCHORAGE - 240 Km

Ripartiamo verso Anchorage, con una tappa al Portage Glacier, sperando di poter recuperare la crociera che ci è stata annullata qualche giorno fa. Purtroppo niente da fare, anche oggi in questa zona ci sono pioggia e vento forte, che hanno nuovamente fatto annullare tutte le uscite in barca.

Amareggiati e delusi, raggiungiamo Anchorage e il Golden Nuggets Campground, dove staremo una notte.

GIORNO 15 - ANCHORAGE

È arrivato il momento di lasciare il camper che ci ha fatto da casa per due settimane.

Dopo aver sbrigato le formalità al noleggio, ci trasferiamo in taxi all’hotel Sheraton, dove passeremo una notte. Dedichiamo il resto della giornata all’esplorazione del centro della città, che si gira tranquillamente a piedi in poche ore.

La prima tappa è la statua di Balto, il cane più famoso d’Alaska, che insieme al compagno Togo e il resto della muta vennero guidati dal musher Leonhard Seppala nel 1925, per portare da Anchorage a Nome l’antitossina necessaria a debellare l’epidemia di difterite. In quell'occasione furono percorse in tempi record (poco più di 5 giorni) le oltre 600 miglia che separavano le due città, sfidando terribili condizioni meteo e una temperatura media di 40 gradi sotto zero. 

Oggi il percorso della “Serum Run” (la corsa del siero) del 1925 viene parzialmente ricalcato dall’Iditarod, la gara sleddog più importante e famosa al mondo, in omaggio a Balto, Togo, agli altri husky e ai loro musher che sfidarono le intemperie e la fatica per salvare centinaia di vite.

Proseguiamo verso Town Square Park, la piazza centrale della città, poi verso l'incrocio tra W 5th Avenue e G Street, dove si trova l’inizio della Planet Walk, un'installazione che rappresenta il sistema solare, Si parte da una semisfera gialla che indica il Sole, mentre i pianeti sono posti in varie zone della città, alla distanza proporzionale dalla stella, creando una passeggiata per le strade di Downtown.

Raggiungiamo la Glacier Brewhouse, una birreria dove pranziamo con del pesce alla griglia e assaggiamo dell’ottima birra (anche senza glutine).

QUI i nostri consigli per mangiare senza glutine in Alaska.

Passiamo un paio d’ore all’Anchorage Museum, il più grande museo dell'Alaska con postazioni interattive e scientifiche, esposizioni artistiche e un’area storico-culturale. Questo luogo racconta le caratteristiche e la storia del Paese e in generale del Nord, ponendo l'attenzione sulla natura e sulle diversità di culture dell'Alaska. Nel grande Discovery Center, i visitatori di tutte le età possono scoprire di più sull'Alaska e sull'Artico attraverso esperimenti tecnologici e installazioni interattive.

Lo spazio è suddiviso in diverse aree distinte, ognuna delle quali offre l'opportunità di conoscere aspetti del Grande Nord. Viene ad esempio indagato come vento e l'acqua erodano e trasformino la roccia e il suolo, come i movimenti della crosta terrestre provochino terremoti e vulcani.

Qui si trovano anche informazioni su come nelle buie notti invernali si manifesti l'aurora boreale, l'attività celeste tipica del Nord. Protagonista è anche l'acqua, nelle sue tre forme liquida, solida o gassosa, un elemento fondamentale in tutti i diversi ambienti dell'Alaska, con fiumi, ghiacciai, nuvole nel cielo.

Elemento centrale è anche la capacità di sopravvivere e prosperare nel Nord, sviluppatesi attraverso l'osservazione, l'indagine e la sperimentazione nel corso di migliaia di anni. I diversi ambienti, i climi estremi e le risorse dell'Alaska ispirano la risoluzione dei problemi, la ricerca e le innovazioni. Questo luogo ha un ruolo nello sviluppo di una comprensione globale dell'interazione umana con l'ambiente.

Un'altra zona del museo racconta la storia dell'Alaska, con una mostra organizzata in diversi temi che riflettono aspetti essenziali della vita qui, rivelando l'identità del luogo e della sua gente. Attraverso molteplici voci e prospettive vengono raccontati l'ingegnosità, la tecnologia, i rapporti e la conoscenza del territorio, che hanno permesso alle persone di sopravvivere e svilupparsi in tutto il Nord, una terra di contrasti ed estremi, un complesso paesaggio sociale e naturale. 

Nel museo sono presenti anche 600 oggetti delle collezioni della Smithsonian Institution, legati alla cultura e alla produzione artistica dei nativi dell'Alaska. Questi tesori culturali e storici sono esposti qui per i visitatori nella galleria dello Smithsonian Arctic Studies Center. La mostra presenta testi e video con informazioni e approfondimenti di esperti nativi dell'Alaska. 

Il museo si arricchisce anche di mostre temporanee legate alla cultura e alla storia del territorio dell'Alaska, che esplorano le varie sfaccettature di questo affascinante popolo e della natura spettacolare in cui vive.

Proseguiamo fino al lungomare, con Elderberry Park, un'area verde con vista mare, dove trovare panchine, un parco giochi per bambini e la Oscar Anderson House, un edifico storico che risale al 1915 ed è ora una casa-museo.

Proseguiamo verso Resolution Park, un altro piccolo parco cittadino dove si trova la statua del Capitano Cook, che è raffigurato in piedi che scruta il mare. Questo esploratore ebbe nel passato un ruolo chiave nel mappare questi territori scondinati e impervi.

Da questo parco, guardando verso il nord nelle giornate limpide, è possibile vedere il monte Denali, oltre a bellissimi tramonti.

Per cena abbiamo un tavolo prenotato da Orso, un ristorante del centro, che propone cucina locale con influssi italiani. Diverse sono le opzioni senza glutine indicate nel menù.

QUI i nostri consigli per mangiare senza glutine in Alaska.

GIORNO 16 - ANCHORAGE - SEWARD - 125 Km in bus

La mattina ce la prendiamo comoda, in attesa di partire a mezzogiorno per Seward con un servizio bus privato organizzato da Alaska Cruise Transportation. Lungo il tragitto sono previste due fermate in altrettanti luoghi di interesse.

Il primo stop è al Beluga Point, un punto panoramico dove si possono scorgere questi animali marini.

Il secondo stop è all’Alaskan Wildlife Conservation Center di Portage. Si tratta di un centro per la tutela della fauna locale attraverso educazione e ricerca. L'AWCC dal 1993 accoglie animali orfani e feriti, fornendo loro cure e ampi recinti che ricreano i loro habitat naturali. Gli animali che non possono essere poi rilasciati ricevono una casa permanente al centro, gli altri vengono rimessi in forze per tornare nella natura.

Gli animali sono ospitati in grandi aree unite da percorsi specifici per i visitatori.

La lista delle specie di animali presenti nel parco è davvero molto ricca, ma un posto d'onore spetta agli orsi. In due recinti separati si possono ammirare gli orsi bruni e i grizzly, tra cui Hugo trovato da alcuni cacciatori vicino a Kotzebue, quando era un cucciolo orfano e affamato, con le zampe piene di aculei di istrice. L'Alaska Wildlife Conservation Center, si è preso cura di Hugo, che ora è cresciuto e, non potendo essere rilasciato in natura, si è ben adattato alla vita nel centro, diventandone uno degli ospiti più amati.

Arriviamo infine al porto di Seward e ci imbarchiamo sulla Radiance of the Seas, una nave da crociera di Royal Caribbean… una nuova avventura ha inizio! Ci aspetta una settimana di navigazione lungo la costa dell’Alaska, fino a raggiungere Vancouver.

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