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L'ALTO GARDA TRA STORIA VICINA E LONTANA

Nell'esplorazione dell'Alto Lago di Garda, oltre a luoghi da non perdere per ammirare spettacolari panorami e a una serie di cascate, laghetti e piccoli borghi tutti da esplorare, è possibile fare un salto indietro nel tempo, per scoprire la storia e gli aspetti del passato che hanno coinvolto queste zone.

LE PALAFITTE DI FIAVÈ

A poco più di 20 minuti di auto da Riva del Garda si trova la cittadina di Fiavè, legato alla storia di un antico villaggio palafittico risalente all'età del Bronzo.

Questa proposta storico-culturale si compone di diversi elementi qui situati, che hanno Permesso a Fiavè di essere inserita nei "siti palafitticoli preistorici dell'arco alpino" patrimonio dell'umanità UNESCO.

Nel centro del paese possiamo trovare il Museo delle Palafitte, che espone una selezione reperti e la ricostruzione della vita quotidiana del tempo. Nella Riserva Naturale Carera, raggiungibile a piedi dall'abitato di Fiavé in circa 30 minuti, si può ammirare un Sito Palafittico dove sono visibili i resti dei pali delle costruzioni preistoriche.

Per completare il quadro storico, fare un affascinante tuffo nel passato e immergersi nell’atmosfera del villaggio palafitticolo di Fiavé, a poca distanza dall’area archeologica è stato creato il Parco Archeo Natura, dove sono state ricostruite alcune palafitte che costituivano l’antico villaggio dell’età del Bronzo che sorgeva lì vicino.

Un percorso tra il verde, camminando su una passerella sospesa sull’acqua per ammirare le capanne di legno, ricostruite rispettando le caratteristiche del tempo. Il parco si sviluppa su una superficie di 12 mila metri quadri, con diverse attrazioni ed ambientazioni da visitare, oltre ad un labirinto.

Diversi sono i pannelli illustrativi e le ricostruzioni che aiutano a comprendere come si viveva, come si lavorava il legno, si produceva la ceramica in questa antica comunità. All'ingresso si trova anche un centro visitatori dove vengono proiettati filmati e fornite informazioni aggiuntive; non mancano poi le aree di sosta e gli spazi dedicati alle famiglie e ai più piccoli.

L’accesso al Parco Archeo Natura e al Museo delle Palafitte di Fiavé è a pagamento e prevede un unico biglietto d'ingresso; gratuito l'accesso per i bambini e ragazzi fino ai 14 anni. Il Sito Palafittico è invece visitabile liberamente.

ROVERETO

La cittadina di Rovereto, centro urbano del Trentino Alto Adige situato tra Trento e la punta settentrionale del Lago di Garda, è un concentrato di storia, dove si intrecciano testimonianze di guerre, della Serenissima, di antiche famiglie medievali e molto altro.

Il Castello e Museo Storico Italiano della Guerra

Il Castello di Rovereto, chiamato anche Castel Veneto, venne costruito nel XIV secolo dalla famiglia Castelbarco, che dominava la Val Lagarina. Posizionato su un'altura rocciosa in prossimità del torrente Leno, venne costruito con una struttura pentagonale e nel tempo ingrandito, con l'aggiunta dei torrioni, di un fossato e dei camminamenti sulle mura. 

La costruzione passò prima sotto il dominio austriaco e poi venne pesantemente bombardato durante la Prima Guerra Mondiale. Dal 1921 ospita al suo interno il Museo Storico della Guerra, uno dei più prestigiosi a livello nazionale.

Il museo si compone di due parti: la prima dedicata alla storia delle guerre avvenute tra l’Ottocento e la Prima Guerra Mondiale, la seconda incentrata sull’architettura del Castello e sulle collezioni di armi del XV-XVIII secolo. 

La visita è corposa e richiede almeno un’ora e mezza.

Una volta raggiunto il piano alto del Castello, è possibile percorrere i camminamenti della possente cinta muraria e ammirare gli imponenti bastioni, esempio unico di rocca veneziana in Trentino.

Da quassù si può ammirare un bel panorama sulla città e sulle montagne circostanti, con una vita particolarmente affascinante soprattutto nelle giornate terse.

Il centro storico

Il centro della città di Rovereto è ricco di vie e palazzi storici. Il suo fulcro è in Piazza Rosmini, con la sua fontana dedicata proprio al filosofo Antonio Rosmini. Proprio sulla piazza si trova il palazzo rinascimentale Del Ben – Conti d’Arco, con la sua ampia loggia decorata.

A poca distanza si può ammirare la Chiesa di San Marco, risalente alla seconda metà del XV secolo, epoca della dominazione veneziana.

Non lontana dal castello si trova la Casa dei Turchi, un palazzo affacciato sul torrente Leno, caratterizzato da architetture di spiccato stile arabo. Una leggenda narra che in passato questo luogo ospitasse l’harem di un commerciante di seta turco che ha abitato in città.

La Campana dei Caduti

Fuori dal centro abitato di Rovereto si trova la Campana dei Caduti, realizzata nel 1924 col bronzo dei cannoni offerto dalle nazioni che avevano partecipato al primo conflitto mondiale. Promossa da Antonio Rossaro, sacerdote roveretano, venne fusa a Trento, battezzata col nome di “Maria Dolens” e inaugurata il 4 ottobre 1925 a ricordo dei caduti della Grande Guerra. Si tratta della più grande campana del mondo, con la sua altezza di 3,36 metri, il suo diametro di 3,21 metri e il suo peso di 226,39 quintali.

Inizialmente collocata presso il Castello di Rovereto, il 4 novembre 1965 fu spostata sul Colle di Miravalle, da dove domina tuttora la città e da dove fa udire ogni sera i suoi rintocchi per ricordare i caduti di tutte le guerre.

Nella zona museale si trovano anche una mostra fotografica permanente e un breve video sulla storia della Campana dei Caduti. La visita può richiedere dai 30 ai 60 minuti.

L’accesso è a pagamento, con riduzioni dai 6 ai 18 anni e ingresso gratuito per i bambini al di sotto dei 6 anni.

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