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COSA FARE NELLA LAGUNA DI MARANO: ITINERARI TRA NATURA E STORIA

La Laguna di Marano in Friuli Venezia Giulia riserva belle esperienze per tutta la famiglia, a contatto con la natura rigogliosa di questi luoghi, tra il mare e la foce del fiume Stella. Abbiamo avuto la possibilità di esplorare questa zona durante il nostro soggiorno alla Tenuta Regina, un agriturismo biologico e glamping eco-friendly immerso nella campagna. Numerose sono le attività proposte: oltre ad alcuni agriturismi e fattorie didattiche, molte sono le esperienze in cui il territorio si intreccia con la sua storia e le sue tradizioni.

Da non perdere è La Bilancia di Bepi, una palafitta sul fiume con un grande bilancione da pesca di 25 metri di lato, azionato da un motore elettrico.
Il proprietario Daniele Ciprian ha preso in mano l'eredità del nonno Bepi e si impegna e portare avanti la tradizione e le storie legate al mondo della pesca e al suo patrimonio naturale.
La Bilancia è a Palazzolo dello Stella,
 all'interno della Riserva Regionale Naturale Foci del Fiume Stella, dove è possibile vivere esperienze a contatto con la natura come tour in kayak o canoa lungo il fiume e nella laguna, escursioni in bicicletta o gite a cavallo.
Accanto alla Bilancia di trova un food truck dove è possibile degustare le specialità del pescato direttamente in loco.

Le campagne di queste zone possono essere facilmente visitate in bicicletta. Noi le abbiamo noleggiate all'interno della Tenuta Regina e siamo partiti per esplorare il territorio circostante tra prati, campi coltivati, piccole chiesette e boschi.

Si può raggiungere Marano Lagunare per una visita alla Riserva naturale Valle Canal Novo, con una superficie di 121 ettari, costituita da un'ex valle da pesca, da un'area lagunare e da alcuni terreni seminativi. L'insieme di queste zone forma un ecosistema naturale complesso, con ambienti umidi e acque a vario grado di salinità.

Creando un centro sul modello dei Wetlands Centres anglosassoni, sono stati costruiti alcuni edifici realizzati come i tipici casoni locali, con all'interno diversi servizi per i visitatori, tra cui centri di ristoro, didattica e un piccolo acquario, dove scoprire le caratteristiche della laguna e i diversi organismi che popolano questo ambiente.

Dal piano superiore dell'acquario è possibile osservare da una posizione privilegiata alcune zone della Riserva, dove si concentrano fenicotteri e altri uccelli.

A poca distanza dalla Riserva naturale Valle Canal Novo si trova il centro della cittadina di Marano Lagunare, piccolo e tranquillo centro urbano, con un’influenza veneziana a livello architettonico. Il fulcro della città è Piazza dei Provveditori, dove si trovano la Loggia Maranese e la Torre Millenaria alta 32 metri, utilizzata un tempo come torre di avvistamento. 

Dalla piazza si può raggiungere il porto, ricco di piccole imbarcazioni di pescatori e di barche che organizzano tour della Laguna di Marano. Noi siamo partiti a bordo di Lady E, in compagnia del comandante Rosano, grande esperto della laguna, della sua storia e degli animali che la popolano.

Superato il porticciolo e la Madonnina posta al suo esterno come protezione per i naviganti, abbiamo raggiunto il centro della laguna, con all'orizzonte Lignano Sabbiadoro e la disabitata Isola delle Conchiglie.

Ci siamo addentrati poi tra i corsi d'acqua che caratterizzano la laguna e la zona della foce del fiume Stella. Tutt’attorno il paesaggio cambia, diventando sempre più incontaminato. Ci si trova circondati dai canneti e la vegetazione è rigogliosa.
Numerosi sono gli isolotti di sabbia qua e là, popolati da varie specie di uccelli come aironi, cigni e gabbiani: un luogo perfetto per il bird watching.

Tra isolotti e canali è possibile scorgere i casoni, un’icona del luogo. Tipiche costruzioni in legno e canne, in passato dimore di pescatori e cacciatori, oggi vere e proprie case vacanze.

Dopo un giro tra queste singolari e affascinanti abitazioni, prima di rientrare a Marano Lagunare, ci siamo fermati presso uno di questi casoni, per ammirare da vicino la sua forma e la sua bellezza. Ad accoglierci, tra la vegetazione abbiamo trovato nidi con uova o uccellini appena nati.

Per gli amanti della storia antica, consigliamo di non perdere la visita della città di Aquileia, a circa 30 minuti di auto da Marano Lagunare. Istituita sito Patrimonio UNESCO dal 1998, la città permette di immergersi nell'atmosfera dell'Impero Romano, con la sua area archeologica e e il suo complesso della basilica.

La città fu fondata nel 181 a.C. come avamposto contro i Barbari e deve la sua importanza anche al suo grande porto fluviale, che la trasformò in un centro commerciale tra i più importanti dell'Impero. 

All'interno della moderna città di Aquileia sono inseriti diversi punti di interesse, uniti tra loro in un percorso tra i resti archeologici, visitabili in autonomia con o senza audio-guide, oppure con una visita guidata.

Si può iniziare dal Foro Romano, risalente al II sec d.C. e ora situato sulla trafficata Via Giulia Augusta. Con una lunghezza di circa 115 metri, era considerato il fulcro della città, dove si svolgeva gran parte della vita degli antichi Romani. Spicca subito il suo lungo colonnato, frutto di una ricostruzione dei primi decenni del secolo scorso, che permette di immaginarne la struttura originaria. 

Si può proseguire verso i resti dell’antico porto fluviale, risalente al II secolo a.C., visitabile percorrendo un suggestivo viale pedonale alberato denominato Via Sacra. Qui in epoca antica il fiume navigabile Natisone-Torre permise a questo porto di diventare un punto di scambio per le merci provenienti dal Nord Europa e dalle città che si affacciavano sul Mar Mediterraneo.

Proseguendo l'itinerario si raggiunge il Complesso della Basilica Patriarcale, composto dalla basilica, dal campanile e dal battistero.

La Basilica Patriarcale, dedicata a Santa Maria Assunta e ai Santi Ermacora e Fortunato, è il simbolo di Aquileia con il suo campanile. La basilica venne fondata su di un santuario dedicato a Cibele e ricostruita per quattro volte, con una sovrapposizione di strati dal IV al XIV-XV secolo.

Di fianco alla basilica si trova il Campanile di Poppone, alto 73 metri e costruito verso l’anno Mille come torre di avvistamento.

La basilica ha al suo interno una delle più estese superfici a mosaico esistenti al mondo: ben 760 metri quadrati di pavimento in mosaico policromo, osservabile da passerelle in vetro e raffigurante simboli e scene bibliche che servivano ad istruire i fedeli.

All’interno della basilica non mancano anche diversi affreschi, sia nella zona dell'altare che in una delle cripte, dove sono raffigurati la Madonna in trono col bambino, Gesù tra gli angeli, scene di vita dei Santi e la passione di Cristo.

Post realizzato in collaborazione con Tenuta Regina.

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