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QUATTRO GIORNI A PALERMO: giorno 4

Il mio itinerario nell'affascinante Palermo volge quasi al termine. Dopo il racconto del giorno 1, del giorno 2 e del giorno 3, eccomi a concludere l'esplorazione di questa città con il quarto e ultimo giorno.

Dedico la mattinata alla visita della Cattedrale, il principale luogo di culto della città e parte del sito seriale Unesco “Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale”.

CATTEDRALE DI PALERMO

Questo luogo ha una storia millenaria che inizia nel IV secolo quando, dopo l’emanazione dell’editto di Costantino (313 d.C.), venne costruita una prima chiesa nel luogo dove il vescovo San Mamiliano aveva subito il martirio. In seguito distrutto dai Vandali, sotto la dominazione bizantina venne ricostruita e dedicata alla Vergine Maria. Nell’831, quando i Saraceni conquistarono Palermo, la cattedrale venne trasformata in una grande moschea. Tornò una costruzione cristiana al termine della dominazione musulmana nel 1072. Colpita dal terremoto del 1169, la chiesa venne restaurata fra il 1170 e il 1185 e anche in epoche successive, per sistemare problemi strutturali e per essere arricchita con nuove aree. La torre campanaria in stile neogotico venne ultimata nel 1845.

CATTEDRALE DI PALERMO

Dopo aver ammirato la bellezza della facciata esterna, mi sposto all'interno della Cattedrale, dove non si può fare a meno di notare il contrasto fra l’esterno, con la sua mescolanza di stili con una prevalenza di gotico e rinascimentale, e l’interno dai colori chiari e dalle linee marcatamente neoclassiche. Qui si può trovare una navata centrale più ampia e due navate laterali con cappelle, oltre alle Tombe Reali di Federico II, di suo padre Enrico VI di Svevia, di sua madre Costanza d’Altavilla e di altri esponenti della famiglia, tra cui Costanza d’Aragona, sua prima moglie.

CATTEDRALE DI PALERMO
CATTEDRALE DI PALERMO

Dalla zona interna si può accedere ai Tetti, attraverso una serie di scale. La prima serie di scale conduce alle terrazze che si trovano in corrispondenza dei cupolini realizzati nel restauro settecentesco per dare luce all’interno della chiesa. Da qui è possibile osservare da vicino le bellissime lavorazioni che decorano le varie zone.

CATTEDRALE DI PALERMO
CATTEDRALE DI PALERMO
CATTEDRALE DI PALERMO

Arrivando in cima si può ammirare Palermo dall'alto, oltre ad osservare da vicino la merlatura dei tetti.

CATTEDRALE DI PALERMO
CATTEDRALE DI PALERMO
CATTEDRALE DI PALERMO

Scendendo dai tetti, proseguo la visita e al termine della navata destra trovo una breve scalinata che permette di accedere alla Cripta, suggestivo ambiente ipogeo risalente al periodo normanno, con 23 sarcofagi in pietra.

CATTEDRALE DI PALERMO
CATTEDRALE DI PALERMO
CATTEDRALE DI PALERMO

Si prosegue nella Sagrestia dei Canonici, che custodisce i reperti del Tesoro della Cattedralecomposto prevalentemente da oggetti sacri, oltre ad alcuni gioielli appartenuti all'imperatrice Costanza d’Aragona, prima moglie di Federico II.

Degna di nota è la spettacolare corona realizzata su una cuffia in tessuto su cui la filigrana d’oro a spirale si intreccia con le pietre preziose, un esempio di oreficeria palermitana normanna.

CATTEDRALE DI PALERMO

Mi sposto poi al vicino Museo Diocesanosituato all’interno del Palazzo Arcivescovile, attiguo alla Cattedrale e compreso nel biglietto d'ingresso. 

Il museo si sviluppa attraverso diverse sale, con uno sguardo su oltre otto secoli di storia della Chiesa palermitana. Qui sono racchiuse circa 200 tra pitture, sculture e opere d’arte decorativa che vanno dal XII al XIX secolo.

MUSEO DIOCESANO DI PALERMO
MUSEO DIOCESANO DI PALERMO
MUSEO DIOCESANO DI PALERMO
MUSEO DIOCESANO DI PALERMO

Proseguo la mia passeggiata verso Palazzo dei Normanni e poi oltre, fino al quartiere Ballarò, dove si possono ammirare alcuni murales di Igor Scalisi Palminteri, come quello dedicato a Santa Rosalia, la santa patrona della città di Palermo, e “Ora ti passa”, l'opera realizzata sul muro dell’Ospedale dei Bambini, dove un bambino applica un cerotto sulla fronte di una dottoressa, ribaltando i ruoli di medico e paziente.

MURALES DI SANTA ROSALIA
MURALES "ORA TI PASSA"

Raggiungo la Panineria del Viale da Johnny, un locale non centralissimo, ma dove mi aspetta un aperitivo con una porzione di fritti di vario tipo, tutti senza glutine.

Qui i miei consigli per mangiare senza glutine a Palermo.

PANINERIA DEL VIALE DA JOHNNY

Torno verso la zona più centrale della città per visitare il No Mafia Memorial, che dal 2017 si trova a Palazzo Gulì in via Vittorio Emanuele. Si tratta di un memoriale-laboratorio della lotta alla mafia, con un percorso museale sulla mafia e sull’antimafia dalle origini ai nostri giorni e un laboratorio didattico per studenti.

NO MAFIA MEMORIAL
NO MAFIA MEMORIAL
NO MAFIA MEMORIAL

Prima di salutare Palermo, mi godo qualche ultimo sfizio culinario da Binario 107, un locale piccolo e accogliente situato vicino al Teatro Massimo, con tantissime proposte (anche senza glutine) di piatti della tradizione, panini e birre.

Qui i miei consigli per mangiare senza glutine a Palermo.

BINARIO 107
BINARIO 107
BINARIO 107

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