UN VIAGGIO IN NAMIBIA IN FAMIGLIA - Quarta tappa: DAMARALAND
Ci lasciamo alle spalle la prima parte del viaggio (prima tappa a Waterberg, seconda tappa all'Etosha National Park, terza tappa alle Epupa Falls) e proseguiamo verso sud, alla volta della regione del Damaraland, arida e montuosa, con grosse formazioni rocciose a farla da padrone.
24/8 OPUWO - TWYFELFONTEIN (340 Km, 5 h)
Anche oggi ci aspetta una lunga tappa per raggiungere la zona del Damaraland, dove staremo 2 notti.
Parte della strada è sterrata, ma quasi tutta liscia e ben tenuta. Solo l'ultimo pezzo per arrivare al lodge è davvero sconnesso e difficile da percorrere. Più ci avviciniamo alla nostra destinazione e più i paesaggi si riempiono di grossi massi di granito, che creano delle formazioni uniche e spettacolari.
A poco meno di un'ora dalla destinazione, ci fermiamo nella zona a sud di Khorixas, dove c'è la Petrified Forest, ormai diventata monumento nazionale. Si tratta non tanto di una foresta, ma di una zona dove qua e là si possono incontrare enormi tronchi d'albero fossili di circa 280 milioni di anni.
L'ingresso è a pagamento (pochi NAD) e la visita è guidata. Noi incontriamo un simpatico ragazzo namibiano che ci mostra le zone più interessanti, ci racconta le particolarità di questo fenomeno e le cause che hanno portato alla formazione di questi originali fossili. Inoltre ci spiega che la zona ha un'altra particolarità: qui si possono ammirare alcuni esemplari di Welwitschia Mirabilis, una pianta spesso definita un fossile vivente perché è molto longeva. Si dice che alcune abbiano 1500 anni o più. Le piante sono endemiche del deserto del Namib e consistono solo in una radice, uno stelo molto corto e due foglie.
Accanto all'area di visita c'è un piccolo portico dove i locali vendono gemme e minerali trovati nella zona, oltre a piccoli oggetti di artigianato.
Nel pomeriggio arriviamo al lodge in cui soggiorneremo per 2 notti. Si tratta di Camp Kipwe, un complesso di 10 camere perfettamente inserite tra le rocce di granito. Appena arrivati rimaniamo stupiti dalla bellezza della struttura e del paesaggio che ci circonda. Siamo avvolti dalla natura incontaminata e aleggia un senso di pace e tranquillità.
Oltre alle camere c'è una struttura centrale con reception, un piccolo negozio di souvenir e il bar/ristorante con vista sulla piana che sta davanti al lodge dove, soprattutto la mattina mentre si fa colazione, è possibile scorgere qualche springbook che passeggia indisturbato tra rocce e arbusti.
QUI puoi trovare i nostri suggerimenti per mangiare gluten free in Namibia.
A completare il quadro, una piccola piscina ricavata tra le rocce, per un momento di relax durante la giornata.
A noi viene assegnata la stanza numero 9, quella un po' più lontana dall'area comune, ma forse nella migliore posizione, dove sembra davvero di essere da soli in mezzo alla natura.
Dalla nostra veranda ammiriamo delle albe fantastiche.
La camera è spaziosa e con un bagno all'aperto, circondato da imponenti rocce e da una colorata bougainvillea. Ad attenderci anche un simpatico geco che ci farà compagnia per tutta la nostra permanenza.
Appena preso possesso della camera, Lorenzo esclama: "Che bello! Sembra di stare nella casa dei Flinsones!".
Un punto di forza di questo lodge è sicuramente il piccolo belvedere che si trova in cima alla collina in cui è insediato.
Basta salire a piedi per 5 minuti e ci si trova su una terrazza naturale con panche, divanetti e un chiosco per l'aperitivo al tramonto, il momento migliore per salire fin quassù.
Il silenzio e lo spettacolo che ci troviamo davanti fanno decisamente entrare questi momenti tra i più bei ricordi del nostro viaggio in Namibia.
25/8 TWYFELFONTEIN
La mattina ci svegliamo con calma e, dopo la colazione, ci avventuriamo nell'area attorno al lodge, per una piccola passeggiata esplorativa. Tante sono le impronte di animali sul terreno, soprattutto di springbook e orici, ma ne troviamo anche qualcuna di elefante. Si tratta dei famosi elefanti del deserto, che si sono adattati nel tempo a vivere in queste condizioni climatiche e ambientali. Purtroppo ci dobbiamo accontentare delle loro orme.
Nel pomeriggio partecipiamo ad una visita guidata organizzata dal lodge.
Prima tappa la Burnt Mountain, dove circa 120 milioni di anni fa un insieme di lava e calcare ha creato questa formazione rocciosa dai colori e dalle caratteristiche particolari.
Si tratta di una tappa davvero breve, giusto il tempo di dare un'occhiata alla montagna e di fare un paio di foto.
Proseguiamo per le vicine Organ Pipes, un agglomerato di rocce verticali di origine vulcanica, simili alle canne di un organo. Sono distribuite lungo il letto di un fiume e nate circa 120 milioni di anni fa dall'attività vulcanica.
Lasciamo l'auto e percorriamo il sentiero tra queste rocce. Il tragitto e breve e la visita dura in tutto circa 20 minuti.
Ultima tappa della nostra escursione è il sito di arte rupestre di Twyfelfontein, con le sue circa 2500 incisioni che risalgono a circa 6000 anni fa. Dal 1952 è monumento nazionale.
Con la nostra guida percorriamo i sentieri tra le rocce, per ammirare graffiti di animali. Con Lorenzo ci divertiamo a scovare giraffe, elefanti, rinoceronti, antilopi, leoni ecc.; sono invece molto rare le figure umane.
Rientriamo al lodge circondati dallo splendore dei colori e dei paesaggi al tramonto.
Dopo queste belle esperienze, ripartiamo verso sud per raggiungere la costa atlantica.
Qui info e consigli per organizzare un viaggio in Namibia.
QUI trovi la nostra esperienza a Waterberg.
QUI trovi la nostra esperienza all'Etosha National Park.
QUI trovi la nostra esperienza alle Epupa Falls.
QUI trovi la nostra esperienza a Swakopmund e sulla costa atlantica.
QUI trovi la nostra esperienza a Sossusvlei.
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